lemievaccinazioni.ch non sarà riattivata

Il Brasile ha registrato 85’536 ulteriori casi 2’211 morti nelle ultime 24 ore. Nel Paese sono ormai più di 15,5 milioni i positivi dall’inizio della pandemia, mentre il bilancio delle vittime ufficiali è salito a 432’628.

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha avvertito venerdì che se la variante indiana dovesse continuare a diffondersi nel Paese, rischierebbe di interrompere la conitnuazione del deconfinamento in Inghilterra.

La Francia ha attestato venerdì 4’352 ricoveri in servizi di terapia intensiva, ovvero una riduzione di 90 posti letto nelle ultime 24 ore. Le autorità sanitarie hanno inoltre contato 81’116 decessi, 173 in più rispetto al giorno prima, e 7’025 nuovi casi.

Per quel che concerne invece le vaccinazioni, sono quasi 600’000 quelle effettuate venerdì.

Per andare in Italia, a partire da domenica, non saranno più obbligatori i cinque giorni di quarantena per chi arriva dalla Svizzera ma basterà avere un test negativo.

In Italia si attestano 182 morti e 7’567 nuovi casi a fronte delle 8’085 infezioni di martedì.

Il Portogallo ha deciso venerdì di revocare le restrizioni ai turistici provenienti dal Regno Unito. La decisione, annunciata a Lisbona dal ministero degli Esteri e immediatamente rilanciata dall’agenzia portoghese di promozione turistica nel Regno Unito, entrerà in vigore lunedì nelle prime ore.

I vacanzieri britannici, il principale mercato turistico del Portogallo, e i circa 12.’000 tifosi di calcio attesi a Porto il 29 maggio per la partita tra Chelsea e Manchester City dovranno tuttavia sostenere un test PCR negativo effettuato meno di 72 ore prima del loro arrivo.

Le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Svizzera nella settimana dal 6 maggio al 12 maggio sono state 496’634. Rispetto alla settimana precedente, il ritmo delle inoculazioni è aumentato del 33%. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi sul sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

In media, nella Confederazione vengono effettuate 70’948 vaccinazioni al giorno. In totale, indica l’UFSP aggiornando i dati fino a mercoledì, sono state già somministrate 3’511’492 dosi e 1’184’138 persone sono state completamente vaccinate: questo significa che il 13,7% della popolazione ha ricevuto due iniezioni. A 1’143’216 persone è stata invece somministrata una sola dose. Attualmente 392’133 dosi sono state consegnate ai Cantoni, ma non ancora somministrate. Inoltre, 52’400 dosi sono immagazzinate dalla Confederazione.

Il Ticino resta nel drappello di testa dei cantoni che hanno vaccinato di più con 46,45 dosi ogni 100 abitanti, ma perde il primato assoluto scavalcato di poco da Basilea Campagna, Sciaffusa e Uri.

Nel Regno Unito si attestano 17 decessi e 2’193 nuovi casi a fronte dei 2’657 positivi di martedì. La popolazione che ha ricevuto la prima dose di vaccino ammonta a 36,1 milioni di persone.

I ricercatori dell’ETH hanno scoperto un importante vulnerabilità del virus sulla base della quale potrebbe essere sviluppato un farmaco che attacca tutte le varianti del virus.

La parola magica è il cosiddetto “frame shift”, o “slittamento di fase ribosomiale”: durante la lettura della sequenza dei nucleotidi che compongono l’acido ribonucleico (RNA), il ribosoma - ossia la fabbrica di proteine della cellula - può in certi casi sbagliarsi e omettere dei componenti. Ciò accade raramente nelle cellule sane, perché una sequenza letta e copiata in modo errato genera proteine disfunzionali. I virus si servono per l’appunto dell’apparato delle cellule che infettano per riprodursi e un elemento centrale nella catena di “fabbricazione” di nuovi virus è il ribosoma.

Attraverso sofisticati esperimenti biochimici, i ricercatori sono stati in grado di “congelare” il ribosoma durante lo slittamento di fase del coronavirus e hanno quindi potuto studiare questo complesso molecolare utilizzando la microscopia crioelettronica, grazie alla quale sono riusciti a identificare due composti chimici che riducono la replicazione virale da mille a diecimila volte - senza essere tossici per le cellule trattate.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dichiara che il secondo anno di pandemia è destinato a colpire più persone dell’anno precedente. Questo poiché, sebbene in diversi paesi affiori la speranza di una vita più normale, alcune nazioni come l’India non sono ancora uscite nella morsa della pandemia.

La piattaforma lemievaccinazioni.ch per la registrazione digitale delle vaccinazioni, sospesa dalla fine di marzo a causa di problemi alla protezione dei dati, non verrà riattivata: “un funzionamento sicuro non è più possibile”, spiega oggi la Fondazione sul sito web.

Inizialmente, la Fondazione mievaccinazioni aveva indicato che la piattaforma sarebbe di nuovo stata accessibile a partire dal mese di maggio. Tuttavia, nonostante gli sforzi per risolvere le vulnerabilità critiche identificate, “una revisione esterna ha dimostrato che l’attuale piattaforma non è sufficientemente protetta dalle attuali minacce alla sicurezza”.

Il Consiglio di fondazione sta ora lavorando a una soluzione per rendere di nuovo disponibili agli utenti i dati delle vaccinazioni, precisando che essi sono stati isolati e sottoposti a backup.

Zugo ha aperto l’accesso alla vaccinazione Covid-19 a chiunque abbia compiuto i 16 anni Il cantone invita pertanto i residenti a registrarsi online e chiede di aver pazienza, poiché un gruppo molto ampio della popolazione si è già annunciato per ricevere le dosi.

Secondo la maggioranza degli epidemiologi statunitensi, nonostante la campagna vaccinale stia avanzando nel Paese, le mascherine andranno tenute al chiuso ancora per un anno. Lo riporta un sondaggio condotto dal New York Times, secondo cui centinaia di esperti sono contrari ad alcuni aspetti dell’allargamento delle maglie appena varato dall’agenzia federale CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie). Secondo i risultati dell’indagine, condotta su 723 esperti, il 29% degli intervistati ritiene che le mascherine vadano tenute indoor per un anno, il 26% per più di un anno e il 26% addirittura “per sempre in certe situazioni”, ad esempio durante la stagione influenzale, indipendentemente dallo status vaccinale. Di contro solo il 5% pensa che possano essere tolte nei prossimi mesi. Quasi nove su dieci inoltre pensano che si debbano tenere all’aperto anche da parte di chi ha fatto il vaccino in particolari ambienti, come a un concerto o a una manifestazione di piazza, mentre le raccomandazioni appena varate dal CDC prevedono che un vaccinato all’aperto possa stare senza mascherina indipendentemente dallo status di chi lo circonda.

Le prime dosi di Sputnik V sono state somministrate in India. Lo fa sapere Mosca, attraverso l’account Twitter del vaccino. Il siero russo - come confermano le autorità di Mosca - è così diventato il primo composto straniero ad essere introdotto in India (gli altri due vaccini usati nel Paese sono Kovishield, ovvero AstraZeneca prodotto localmente, e Kovaxin).

In Inghilterra la campagna vaccinale ha già salvato 12’000 persone, evitando anche 33’000 ricoveri. Lo affermano i dati di Public Health England, l’agenzia sanitaria inglese, relativi al periodo tra dicembre e aprile. La cifra delle morti risparmiate include 9’900 persone sopra gli 80 anni, 1’500 sopra i 70 e 300 nella fascia 60-69. Per quanto riguarda i ricoveri evitati, 3’900 sono stati per la fascia 65-74 anni, 13’100 tra i 75 e gli 84, e 16’000 tra gli over 85. “Dopo un anno difficile e straziante - ha commentato il segretario alla Salute Mattew Hancock - questo risultato è notevole”. Al momento il Paese, che ha appena aperto le vaccinazioni per gli under 40, ha circa 10 morti al giorno. Secondo lo studio a fine aprile un inglese su 1’000 testati era positivo, rispetto a uno su 500 a marzo e uno su 64 all’inizio di gennaio.

Ticino e Grigioni, con Zugo, Obvaldo e Nidvaldo, sono i cantoni con l’incidenza dei contagi più bassa della Svizzera, 170 o meno casi ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni a fronte di una media di 218.5. La diffusione maggiore del virus la si registra ancora nel canton Uri, seguito a distanza da Ginevra.

Sono 2’300 i nuovi contagi registrati in Svizzera nelle ultime 48 ore. Lo conferma il rapporto diffuso dalle autorità sanitarie che evidenziano come siano stati processati 57’422 test rispetto alla giornata di mercoledì. Sono cresciuti anche i decessi legati alle conseguenze dell’infezione: sono 42 le morti rispetto a due giorni prima. Le nuove ospedalizzazioni sono 101.

Le dosi di vaccino somministrate nella settimana dal 6 maggio al 12 maggio sono state 496’634. Rispetto a quella precedente, il ritmo è aumentato del 33%. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica. In media, nella Confederazione vengono effettuate 70’948 vaccinazioni al giorno. In totale, indica l’UFSP aggiornando i dati fino a due giorni fa, sono state già somministrate 3’511’492 dosi di vaccino. Fino ad ora 1’184’138 persone sono state completamente vaccinate: questo significa che il 13,7% della popolazione ha ricevuto due iniezioni. A 1’143’216 persone è stata invece somministrata una sola dose.

Il Brasile ha registrato 2’383 morti e 74’592 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, portando il numero dei decessi e dei contagi, registrati dall’inizio della pandemia, rispettivamente a 430’417 e 15’433’989. È quanto ha riferito il Consiglio nazionale dei segretari della salute. Sebbene la media giornaliera dei decessi sia diminuita dal 29 aprile - ora è pari a 1’924 - quella dei contagi degli ultimi sette giorni è nuovamente aumentata ed è di 61’489. Lo Stato di San Paolo è ancora leader in termini di casi e decessi in tutto il Paese, se si considerano i numeri assoluti: sono rispettivamente 3'053'889 e 102'934. Tuttavia, il tasso di letalità più elevato si registra sempre a Rio de Janeiro, con il 5,9%, più del doppio della media nazionale, che è del 2,8%.

Allungare i tempi del richiamo del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech fino a 11-12 settimane - come sperimentato dal Regno Unito fin dall’inizio della campagna vaccinale - migliora largamente l’efficacia immunitaria del siero a paragone di quella garantita con il rispetto delle tre settimane raccomandate dall’azienda. Lo rivela uno studio condotto dell’Università di Birmingham, che sembra andare in controtendenza rispetto alle insistenze di Pfizer ad attenersi all’intervallo delle tre settimane, suggerito in base alle sperimentazioni preliminari e ribadito di recente anche nei confronti dell’Italia. Lo studio, realizzato nel Paese nel quale sono state già somministrate 36 milioni di prime dosi e 19 milioni di richiamo (circa metà dei quali Pfizer) ha rilevato un numero di anticorpi specifici fino a tre volte e mezza più elevata nei pazienti che hanno atteso sino a 12 settimane per il richiamo rispetto a coloro che lo hanno ricevuto dopo le tre settimane canoniche.

Il Governo giapponese ha deciso venerdì di estendere ad altre tre prefetture colpite duramente dalla pandemia Covid-19 lo stato di emergenza. Si tratta delle prefetture di Hokkaido, Okayama e Hiroshima che si aggiungono a quelle di Tokyo, Osaka e altre quattro. A preoccupare è l’aumento dei contagi. Nei reparti di terapia intensiva nipponici sono attualmente ricoverati oltre 1’200 malati di Covid, mai così tanti dall’inizio della pandemia. Il sindacato nazionale dei medici chiede alle autorità competenti di cancellare le Olimpiadi di Tokyo, in programma dal 23 luglio.

Ginevra aprirà l’accesso alla vaccinazione contro il Covid-19 a tutta la popolazione dall’età di 16 anni a partire dal prossimo mercoledì. Le autorità sanitarie, nonostante il miglioramento della situazione dei contagi, incoraggiano tutte le categorie di età a registrarsi ora per essere vaccinate. “La vaccinazione, che è molto efficace, è lo strumento per farci uscire da questa crisi”, ha detto Adrien Bron, direttore generale della sanità. Grazie alle grandi forniture, il cantone sarà in grado di aprire la vaccinazione a tutta la popolazione prima del previsto che in un primo momento era prevista verso la fine del mese. Le 62’000 persone sotto i 45 anni che si sono già registrate sul portale ufficiale riceveranno appuntamenti nei prossimi giorni. Attualmente, il 15% della popolazione è completamente vaccinata.

In Germania il tasso infezioni è al livello più basso degli ultimi due mesi: l’incidenza settimanale è scesa a 96,5 casi ogni 100’000 abitanti, era sopra quota 100 dal 20 marzo, anche se restano considerevoli differenze fra regioni, alcune delle quali ancora sottoposte a coprifuoco notturno. Il ministro della sanità Jens Spahn ha raccomandato ancora prudenza nelle riaperture, chiedendo anche ai concittadini di scegliere con cura la destinazione delle prossime vacanze.

Nel contempo, la campagna vaccinale, inizialmente criticata per la sua partenza al rallentatore, ha decisamente accelerato. Mercoledì è stato toccato un primato di 1,35 milioni di inoculazioni in un giorno, mentre in tutto 29,9 milioni di persone (il 35,9%) hanno avuto almeno una dose e 8,8 milioni (il 10,6%) anche la seconda.

Continua a crescere l’allarme nel Regno Unito per i casi di “variante indiana” del Covid-19 registrati nel Paese e il Governo di Boris Johnson sta pensando di accelerare i tempi dei richiami delle vaccinazioni - a partire dalle zone dell’isola più colpite dal fenomeno - senza più escludere neppure una possibile reintroduzione di lockdown locali. “Non escludiamo nulla dal tavolo”, ha detto il ministro per la Campagna Vaccinale, Nadhim Zahawi. Lo scenario complessivo dei contagi e dei ricoveri nel Regno resta al momento ai minimi europei e il Paese ha appena confermato per lunedì 17 una tappa importante di alleggerimento delle restrizioni nel percorso di uscita graduale dal lockdown nazionale dei mesi scorsi. Mentre rimane al momento in calendario pure il successivo passaggio verso un’eliminazione quasi totale delle limitazioni fissato per il 21 giugno, seppure soggetto più avanti a un verifica dei dati.

Il cosiddetto turismo degli acquisti in Germania è di nuovo possibile. Il Governo tedesco - riferisce 20 Minuten - ha infatti adattato l’ordinanza sugli arrivi in tempi di coronavirus: concretamente chi giunge nel Baden-Württemberg (la regione a nord del Reno) per rimanere fino a un massimo di 24 ore può fare le sue compere senza quarantena e senza test Covid. A fare da contraltare alla soddisfazione dei commercianti tedeschi e degli svizzeri che decidono di varcare il confine per i loro acquisti, è la posizione della consigliera nazionale (PLR/BE) Christa Markwalder, presidente di Swiss Retail Federation. “Come rappresentante dei commercio al dettaglio svizzero logicamente non guardo in modo positivo al turismo degli acquisti, anche perché non sono solo le persone a basso reddito a fare compere oltre confine”.

“Proprio in una crisi come quella attuale le imprese locali e i datori di lavoro elvetici hanno bisogno di clienti - afferma Markwalder - ciascuno può dare il proprio contributo”. Secondo la deputata, l’importante è ora migliorare le condizioni quadro per i negozi elvetici: a suo avviso non sono necessarie limitazioni all’accesso per il Covid, perché le misure di protezione hanno dimostrato che i punti vendita non rappresentano focolai di contagio. “Il commercio al dettaglio deve ora essere liberato da ogni inutile zavorra normativa”, conclude.

Il Vallese ha aperto venerdì la vaccinazione contro il Covid-19 a tutti i gruppi di età a partire dai 16 anni: le persone sotto i 50 anni che si sono già registrate in un centro di vaccinazione del cantone riceveranno a breve i loro appuntamenti. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie locali. Entro l’11 maggio, 134’000 dosi di vaccino sono state distribuite negli studi medici, nei centri di vaccinazione e nelle farmacie del Vallese. Secondo le stime delle autorità, circa il 14% della popolazione del Vallese è stata finora vaccinata con due dosi.

Sono 33 i nuovi casi di coronavirus segnalati venerdì in Ticino (giovedì erano 42), con il totale delle infezioni confermate dall’inizio della pandemia che sale così a 32’771 . Per l’undicesimo giorno consecutivo non è stato registrato nessun nuovo decesso legato al Covid-19 e il bilancio resta invariato a 991 morti. Sempre in calo il numero di persone attualmente in ospedale: i pazienti sono 34, a fronte di 2 dimissioni, di cui 8 ricoverati in cure intense (-1). Nessun nuovo paziente è stato ricoverato nei nosocomi cantonali nelle ultime ventiquattro ore.

Si conferma l’allerta in India dove il numero dei contagi non accenna a diminuire. Il Paese ha registrato nelle ultime ventiquattro ore 343’144 nuovi positivi e 4’000 decessi: lo rende noto il ministero alla Salute. Il 72,37% delle nuove infezioni si concentra in dieci Stati: il Maharashtra con 42’582 nuove infezioni è il più colpito, seguito dal Karnataka con 35’297. Il ministero aggiorna anche sulla campagna di vaccinazione in corso nel Paese, avviata dal 18 gennaio, ma con vari stop per la mancanza di dosi: a oggi, secondo Delhi, sono state immunizzate 103 milioni 430 mila persone con la prima dose, e quasi un milione ha ricevuto anche la seconda.

Superati gli 8 milioni di italiani vaccinati con entrambe le dosi. In base ai dati pubblicati sul sito del Governo italiano, ad oggi sono 8’070’376 i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 13,62% della popolazione. Complessivamente sono quasi 26 milioni (25’912’621) le dosi somministrate dall’inizio della campagna vaccinale mentre sono quasi 30 milioni (29’583’060) quelle consegnate: le regioni hanno dunque a disposizione oltre 3,6 milioni di dosi. Intanto, in Italia, scendono sia l’indice RT che l’incidenza: il primo, secondo quanto si apprende, sarebbe arrivata, nel monitoraggio Iss-Ministero italiano della Salute ora all’esame della cabina di regia, al valore di 0,86 rispetto a 0,89 della scorsa settimana. L’incidenza nell’ultima settimana sarebbe arrivata a 96 casi per 100 mila abitanti mentre la scorsa settimana era 123 casi su 100 mila.

La Grecia ha dato il via ufficialmente alla sua stagione turistica con il Governo e gli operatori che sperano in un aumento delle entrate rispetto ai pessimi ricavi dell’estate scorsa a causa della pandemia di coronavirus. Lo riporta il quotidiano greco Kathimerini. “Stiamo alzando l’ancora”, ha dichiarato il ministro del turismo Harry Theoharis durante una conferenza stampa. “Ci lasciamo alle spalle le nuvole scure della paura e dell’insicurezza”, ha aggiunto sottolineando che ci sono milioni di turisti stranieri ansiosi di tornare in Grecia per godersi “il sole e il mare turchese”. Secondo le nuove misure anti-Covid annunciate dal Governo nei giorni scorsi chiunque viaggi verso le isole greche via mare o in aereo deve mostrare un certificato di vaccinazione o un risultato negativo del test. Sul fronte dei vaccini la Grecia ha vaccinato quattro milioni di persone, di cui circa 1,4 milioni hanno già ricevuto la seconda dose.

Il settore alberghiero e quello della ristorazione, in Svizzera, hanno perso più di 40’000 posti di lavoro nel 2020 a causa della chiusura delle attività a seguito della pandemia. I dati della seconda chiusura non sono ancora calcolati nel rapporto di venerdì della SECO, sottolinea Casimir Platzer, presidente di GastroSuisse, al giornale Tamedia. Secondo lui, da allora sono stati persi almeno 10’000 posti di lavoro in più. Un sondaggio condotto a marzo da GastroSuisse aveva mostrato che i due terzi dei ristoratori interrogati avevano problemi finanziari e che il 20% aveva dichiarato la chiusura.

Sono stati registrati dei nuovi casi in Australia di trombosi di persone che avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca. Lo riferisce l’ente regolatore dei farmaci Therapeutic Goods Administration nel suo rapporto settimanale sulla sicurezza sanitaria, precisando che i nuovi casi confermati di coagulo di sangue con conta delle piastrine bassa, detto trombosi con sindrome di trombocitopenia, sono di due uomini di 75 anni e di un 59enne. Inoltre, quattro casi “probabili” sono di uomini di 65, 70, 70, e 81 anni. I sette casi portano a 18 il numero di casi di TTS in Australia seguiti a vaccinazione di AstraZeneca, di cui sono state inoculate 1,8 milioni di dosi, con un’incidenza quindi di uno su 100’000 dosi. Questi tassi, secondo la TGA, sono in linea con altri Paesi. L’Australia intanto si è appena assicurata la fornitura di 25 milioni di dosi del vaccino Moderna dagli Stati Uniti, con un nuovo accordo che apre anche la strada alla produzione locale di sieri mRNA.

Si abbassa sempre più la fascia di età dei contagi da Covid tra le persone giovani a Tokyo, in primo luogo a causa della diffusione delle varianti. Lo rivela una ricerca delle autorità locali, evidenziando come la percentuale dei trentenni si assestava a meno del 50% tra gennaio e marzo di quest’anno, ma la proporzione è aumentata fino a sfiorare il 60% nella settimana tra il 13 e il 19 aprile, rimanendo su livelli elevati anche in maggio. Delle 969 positività segnalate nella capitale mercoledì, ad esempio, le persone con meno di 30 anni ammontavano a 568: ben il 59%. “Le infezioni di Covid tra la popolazione più giovane crescono perché queste ultime sono decisamente più attive nella vita sociale”, ha detto la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike. Inoltre, in base alle analisi, il numero degli spostamenti delle persone nel primo stato di emergenza, in aprile e maggio del 2020, era diminuito del 44%, ed appena del 23% durante l’attuale provvedimento che scadrà alla fine del mese.

Nel canton Grigioni vengono segnalate 11 nuove infezioni legate alla pandemia di coronavirus nelle ultime 24 ore (giovedì erano 18), con il totale dei contagi confermati che sale così a quota 13’138. Non sono stati registrati invece ulteriori decessi legati al Covid-19, con un bilancio quindi fermo a 188 morti. L’ultima vittima era stata registrata il 9 maggio. Aumentano leggermente i pazienti in ospedale a causa della malattia, con 15 persone ricoverate (+1 rispetto al giorno precedente). Stabili invece a 4 le persone ricoverate in terapia intensiva (tutte sottoposte a ventilazione).

Il ministro della salute di Neuchâtel, Laurent Kurth, esorta la popolazione a fare un test rapido per il coronavirus una volta alla settimana, ogni martedì. I test forniti gratuitamente dalla Confederazione dovrebbero diventare “comuni come indossare una mascherina - spiega Kurth in un’intervista pubblicata venerdì su Tamedia - Il martedì è un giorno di prova ideale perché molte persone vengono infettate dal coronavirus durante gli incontri del fine settimana”. Alla popolazione è inoltre richiesto di registrare i risultati su un sito web. In 14 giorni, sono stati registrati 1’000 esiti, di cui l’1,5% positivo.

Le persone completamente vaccinate negli Stati Uniti potranno smettere di indossare la mascherina e di rispettare la regola del distanziamento sociale. Questo sia all’aperto sia negli ambienti al chiuso. Ad annunciarlo venerdì è l’organismo di controllo sulla sanità pubblica statunitense, CDC. I massimi vertici del dipartimento della salute hanno inoltre presentato le nuove linee guida alla luce di una campagna di vaccinazione che oramai ha coperto almeno con una dose il 60% della popolazione adulta e che è stata nelle ultime ore estesa agli adolescenti a partire dai 12 anni. Joe Biden è stato il primo a raccogliere le nuove linee guida dei Centri di controllo sulla sanità pubblica per gli americani pienamente vaccinati, presentandosi per la prima volta senza mascherina alla conferenza stampa nel Rose Garden della Casa Bianca. Ha fatto lo stesso la sua vice Kamala Harris, che ha assistito all’incontro con la stampa.