"Chiediamo misure più severe"

Sono 25’193 i contagi da coronavirus registrati lunedì in Brasile, dove si segnalano anche altri 433 decessi.

A partire dal 20 dicembre per tutti i cittadini stranieri che si recano in Serbia sarà obbligatorio presentare alla frontiera un test di negatività al covid-19 non anteriore alle 48 ore. Lo ha deciso oggi l’unità di crisi della lotta al coronavirus, secondo cui la misura restrittiva resterà in vigore presumibilmente fino al 10 gennaio. I cittadini serbi privi di test di negatività potranno entrare nel loro Paese, ma dovranno osservare 10 giorni di isolamento domiciliare. Tale quarantena potrà essere interrotta in presenza di un test negativo. L’obiettivo è limitare il rischio di diffusione del contagio in vista delle festività di fine anno, anche con il previsto rientro in patria di migliaia di serbi che lavorano in Paesi dell’Europa occidentale. L’unità di crisi ha deciso al tempo stesso di prorogare tutte le misure restrittive in vigore attualmente in Serbia fino al 18 dicembre, quando saranno decisi eventuali nuovi provvedimenti.

Misure più severe per lottare contro il coronavirus verranno discusse già venerdì dal Consiglio federale solo se il tasso di riproduzione del virus “dovesse aumentare rapidamente e drasticamente”. Lo rivelano documenti del Dipartimento federale degli interni resi pubblici lunedì sera dai portali del gruppo Tamedia. Stando a questi scritti un lockdown completo prima di Natale potrebbe avvenire solo se il tasso di riproduzione dovesse salire dall’1.13 del 4 dicembre all’1,2. In caso contrario, il Consiglio federale non intende riesaminare la situazione fino al 28 dicembre, quando il valore auspicato dello stesso indice dovrebbe essere inferiore a 1 e i numeri dei casi dovrebbero scendere di nuovo.

Per poter prendersi cura di pazienti malati di coronavirus, gli ospedali universitari di Ginevra (HUG) hanno dovuto rinviare gli interventi non urgenti. In questo momento vi sono 1500 interventi da recuperare, indica il direttore dell’HUG Betrand Levrat, in un’intervista pubblicata oggi sul sito di “Le Temps”, aggiungendo che “ciò sarà complicato”.

In Olanda scatta un lockdown di cinque settimane per arginare il coronavirus. Lo ha annunciato il premier Mark Rutte.

Sono 20’263 i contagi da coronavirus registrati lunedì nel Regno Unito, per un totale di 131’708 contagi nell’arco degli ultimi sette giorni in crescita del 21,6% rispetto alla settimana precedente. Sul fronte dei decessi le autorità sanitarie segnalano invece altre 232 vittime.

Dopo cinque settimane di tendenza in decrescita tornano ad aumentare i casi di Covid in Spagna. Lo riporta El Pais. I nuovi malati da venerdì sono 21.309, 3.628 positivi in più rispetto a lunedì scorso e 1.330 in più rispetto al precedente venerdì. I morti sono 389. E’ leggermente aumentata anche la percentuale di posti letto occupati da pazienti affetti da coronavirus, che si attesta al 9,61%, dopo una diminuzione ininterrotta dallo scorso 16 novembre.

Senza sorprese, il Consiglio degli stati ha accolto oggi gli 1,5 miliardi di franchi supplementari destinati ai casi di rigore e inclusi nella Legge Covid-19 all’esame delle camere federali. Il dossier passa al Nazionale, che ne discuterà domani. Venerdì, nell’annunciare nuove restrizioni alle attività economiche per arginare la pandemia di coronavirus, il Consiglio federale aveva anche promesso un’iniezione supplementare di 1,5 miliardi di franchi, di cui 750 milioni quale riserva provenienti dalla cassa federale, che si aggiungono al miliardo già a disposizione.

Sono 3.063 i contagi da coronavirus registrati lunedì in Francia, dove si segnalano anche altre 371 vittime.

È stata identificata una nuova variante del coronavirus che potrebbe essere associata a una diffusione più rapida del Covid-19. Lo ha detto il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, a una Commissione parlamentare. Il ministro ha assicurato che “nulla suggerisce” che la variante abbia causato delle forme patologiche peggiori o che i vaccini non siano più efficaci. Ha precisato anche che 60 diverse autorità locali in Inghilterra hanno registrato infezioni da Covid causate dalla nuova variante.Al momento “non ci sono prove” che la variante del coronavirus scoperta in Gran Bretagna “si comporti in modo diverso” ha però precisato la dottoressa Maria Van Kerkhove dell’Oms nel consueto briefing sul Covid-19. La nuova variante, ha spiegato, “viene già monitorata dal Virus Evolution Working Group nel contesto delle varie mutazioni del virus scoperte nei visoni in diverse parti del mondo”.

“La pandemia ha ricordato a tutti noi il lavoro eroico che medici e infermieri svolgono ogni giorno. Gli operatori sanitari costituiscono circa il 3% della popolazione mondiale, eppure rappresentano il 14% di tutti i casi di Covid-19”. ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sul coronavirus. Sempre oggi Il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato il lancio della Global Youth Mobilization for Youth Disructed, una coalizione di organizzazioni giovanili che si sono riunite per analizzare come i giovani sono stati colpiti dal Covid-19 in tutto il mondo.

Polemiche in Austria sul programma di test di massa contro il coronavirus al quale ha aderito solo 20% della popolazione dopo due settimane. Un numero molto lontano dal 60% previsto dal governo di Vienna. “È un passo positivo per contenere la pandemia in Austria”, ha commentato il ministro della salute Rudolf Anschober, precisando che finora due milioni di persone hanno preso parte ai test che hanno portato all’identificazione di 4.200 casi di Covid-19. Un nuovo ciclo di test di massa inizierà intorno all’8 gennaio, mentre cominciano a circolare voci sul fatto che il governo offrire degli incentivi alla popolazione per sottoporsi al test.

Il numero di persone ospedalizzate nel canton Zurigo è salito a 535, il numero più alto dall’inizio della pandemia. Nelle ultime 72 ore, il cantone più popoloso della Svizzera - oltre 1,5 milioni di abitanti - ha contato altri 41 decessi, per un totale di 607 morti. Delle 535 persone ricoverate, 99 si trovano in cure intense, anche questa una cifra record, in base ai dati del Dipartimento della sanità. L’occupazione dei letti di terapia intensiva raggiunge quasi il 100%. Esistono capacità di riserva, ma soltanto per casi isolati, avverte in una nota l’Associazione degli ospedali zurighesi (VZK).

Sono 12.030 i positivi al tampone per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. È stata inoltre superata la soglia dei 65 mila morti: con le 491 vittime oggi sono infatti 65.011 i morti per coronavirus dall’inizio della pandemia.Sono stati effettuati 103.584 tamponi, in calo di circa 50 mila rispetto a ieri. Il tasso di positività è dell’11,6%, stabile rispetto all’11,7% del giorno precedente.

Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha ottenuto il 37% di consensi nell’ultimo sondaggio effettuato dall’agenzia Datafolha: si tratta del tasso più alto dall’inizio del suo governo, a gennaio 2019. In base al rilevamento, il 37% degli intervistati ritiene che la figura del capo dello Stato sia “ottima o buona”, il 32% la considera “cattiva o pessima”, mentre per il 29% è “regolare”. “Nel pieno del peggioramento della pandemia da coronavirus, il presidente mantiene la sua popolarità al livello più alto da quando ha iniziato il suo mandato”, ha sottolineato il quotidiano Folha de S.Paulo. La pandemia continua ad essere il “principale tema” di interesse dei brasiliani e l’immagine positiva di Bolsonaro cresce tra coloro che non rispettano l’isolamento sociale, mentre diminuisce tra quelli più preoccupati per le conseguenze della malattia, sostiene il sondaggio. Il 54% dei cittadini che “non ha cambiato la propria routine” a causa della pandemia ha dichiarato che la figura del presidente è “ottima o buona”, mentre tra coloro che rispettano le misure restrittive è il 30% ad avere una immagine positiva di Bolsonaro.

Nuova stretta anti Covid a Londra, che da mercoledì torna in quasi lockdown. L’annuncio arriva ai Comuni da Matt Hancock, ministro della Sanità di Boris Johnson, formalizzando la decisione di reagire senza indugi alla ripresa locale di contagi registrato dopo la fine del confinamento nazionale bis di un mese il 2 dicembre. La stretta prevede che la capitale passi dall’allerta arancione a quella rossa con nuova chiusura di ristoranti, pub e di alcuni negozi. Limitazioni che dureranno per ora fino al 23, quando in tutto il Regno - Londra compresa - scatterà un alleggerimento di 5 giorni delle restrizioni in occasione del Natale.

Oggi per la prima volta nella storia un consigliere nazionale ha potuto partecipare e votare a distanza a una seduta parlamentare. Si tratta di Sophie Michaud Gigon (Verdi/VD), confinata a casa sua a causa di una misura di quarantena imposta dalle autorità sanitarie del suo cantone, ha annunciato il presidente della Camera Andreas Aebi (UDC/BE). La revisione della Legge sul Parlamento che concede ai consiglieri nazionali, e solo a loro (gli Stati non hanno voluto una disposizione simile per la loro Camera), di votare da casa, era stata adottata la settimana scorsa con una procedura d’urgenza.

Otto residenti della casa per anziani Girasole di Massagno sono risultati positivi al Covid-19. Lo ha reso noto lunedì la direzione dell’istituto. I casi comunicati sono stati scoperti grazie a un’indagine ambientale svolta in seguito alla positività di due collaboratori. Tutti i soggetti positivi sono stati trasferiti nel reparto appositamente predisposto, si legge nel comunicato. Le loro condizioni sono buone. Le attività di animazione, così come le visite da parte dei famigliari, sono state sospese a scopo precauzionale.

Allo stato attuale, sono 27 gli istituti per anziani dove è stata accertata la presenza del virus in Ticino, stando ai dati disponibili sul sito dell’Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI). Il numero dei residenti positivi è attualmente di 225 unità. I nuovi decessi legati alla malattia sono sei, dato che porta il totale a 283 dall’inizio della pandemia. Sette i nuovi guariti, 838 dalla primavera scorsa.

È partita la campagna di vaccinazione contro il Covid negli Stati Uniti. Il primo vaccino è stato somministrato a New York poco dopo le 9.00 del mattino al Long Island Jewish Medical Center nel Queens. La prima dose è stata somministrata ad un’infermiera afroamericana di nome Sandra Lindsay. “Mi auguro che questo segni l’inizi della fine di un periodo doloroso della nostra storia”, ha commentato la donna.

Il presidente uscente degli USA Donald Trump cambia idea: i dirigenti della Casa Bianca non saranno tra i primi a ricevere il vaccino anti Covid-19 della Pfizer, in distribuzione da lunedì negli Stati Uniti. “Le persone che lavorano alla Casa Bianca dovrebbero ricevere il vaccino un po’ più tardi nel programma, salvo specifiche necessità. Ho chiesto che sia fatta questa modifica”, ha twittato Trump. Non è chiara la ragione di questo cambiamento di strategia. Strategia che era stata confermata anche dal Consiglio di sicurezza nazionale per rafforzare la fiducia dell’opinione pubblica.

“Se la chiusura alle 19.00 non ci porterà a una situazione positiva il prossimo passo non sarà una chiusura alle 16.00, dovremo tornare a discutere della chiusura dei ristoranti e dei negozi”. Lo ha sottolineato Alain Berset nella conferenza stampa dopo aver incontrato i responsabili cantonali della sanità pubblica. “Facciamo di tutto per evitarlo e sarebbe un’eccezione sul continente. - ha detto Berset - Noi proviamo un’altra via ma può funzionare solo se tutti ci impegniamo”.

A partire da metà gennaio il Canton Berna prevede di far partire le vaccinazioni per il Covid-19 su larga scala, a condizione che i vaccini vengano autorizzati e consegnati in tempo. Se così fosse, le autorità sanitarie del cantone vogliono essere in grado di vaccinare circa la metà della popolazione entro la metà del 2021.

La Polonia rischia di trovarsi confrontata a una terza ondata di coronavirus, ha dichiarato lunedì il ministro della salute Adam Nidzielski che ha aggiunto che suggerirà che le misure restrittive attualmente in vigore vengano prolungate almeno fino al 17 gennaio.

Il segretario di Stato di San Marino Roberto Ciavatta propone che i suoi concittadini che sceglieranno di non fare il vaccino per il Covid-19, quando questo sarà disponibile, dovranno pagarsi le cure di tasca propria qualora dovessero ammalarsi. Il Governo della piccola repubblica sta studiando questa proposta e prenderà una decisione a breve.

Mosca ha fatto sapere di stare sviluppando un vaccino anti-Covid per gli animali, i cui lavori sono già iniziati la scorsa primavera, quando è iniziata a circolare l’informazione che il virus si trasmetteva anche per zoonosi. Nel corso del mese di febbraio dovrebbe iniziare la procedura per l’omologazione.

Dopo i test a tappeto che hanno interessato le valli meridionali dei Grigioni, a cui hanno preso parte 15’151 persone, le autorità cantonali prevedono delle analisi di conferma nel corso della settimana per avere un quadro più chiaro della situazione. Il tasso di positività riscontrato nei test a tappeto effettuati è in linea con le aspettative -l’1%- tuttavia presenta delle differenze da una regione all’altra. Si ha un 2,2% per il Bernina, 0,68% per la Bassa Engadina e Val Müstair e 0,82% per il Maloja.

Esistono poi differenze in base all’età: il tasso di positività è risultato più basso nella fascia tra i 61 e gli 80 anni (0,87%) e maggiore tra gli ultra 81enni (1,49%). Nella fascia tra i 21 e 40 anni è stato registrato un tasso di positività dello 0,93% e dell’1,07% tra 41 e 60 anni. Infine, nelle persone di età compresa tra i 5 e i 20 anni è stato rilevato un tasso di positività dell’1,11%.

Applicando il tasso dell’1% a tutto il cantone dei Grigioni, sarebbero circa 2’000 le persone asintomatiche portatrici del virus, indica una nota diffusa oggi, lunedì.

I direttori cantonali della sanità chiedono un rafforzamento a livello nazionale delle misure per combattere la pandemia ancora nel corso di questa settimana. Lo ha detto Lukas Engelberger, presidente della Conferenza, dopo l’incontro con Alain Berset. Nuovi provvedimenti sono necessari per evitare una saturazione del sistema ospedaliero all’inizio dell’anno prossimo, secondo Engelberger.

I cantoni devono elaborare in fretta le loro strategie di vaccinazione: l’esortazione è arrivata da Alain Berset durante l’incontro di oggi, lunedì. Swissmedic sta lavorando per l’autorizzazione dei vaccini - la Svizzera ne ha ordinati a sufficienza per sette milioni di persone - ma bisogna predisporre distribuzione, trasporto e conservazione. Il tutto nel giro di poche settimane: a inizio anno prossimo tutti dovranno essere pronti

Confederazione e cantoni stanno elaborando un “meccanismo di escalation” per il periodo delle feste, che stabilisca i criteri per un’ulteriore stretta o un allentamento delle misure contro il coronavirus a dipendenza dell’evoluzione della pandemia. “Una nuova consultazione è in corso”, ha dichiarato il ministro dell’interno in una conferenza stampa dopo aver incontrato i responsabili cantonali della sanità pubblica. “È stato uno scambio di opinioni aperto e critico”, secondo Berset, che ha definito la crisi attuale “un test per il federalismo”, che “funziona”.

Lo scopo del meccanismo deve essere quello di ridurre drasticamente i contagi, portando il tasso di riproduzione sotto lo 0,8, in modo da dimezzare le infezioni giornaliere nel giro di due settimane. Un criterio centrale sarà quello delle capacità ospedaliere: “I letti da soli non bastano, ci vuole anche il personale”, ha ricordato il ministro dell’interno. Medici e infermieri sono “stanchi”.

La corrispondenza di Mattia Serena, in diretta da Berna per il Radiogiornale:

Si conferma la crescita dell’incidenza del coronavirus a livello nazionale, arrivata a 652,2 casi ogni 100’000 abitanti nelle ultime due settimane. Come la scorsa settimana gli unici cantoni che hanno visto una flessione del dato sono nella regione romanda. L’incidenza dei casi è invece aumentata sia in Ticino, che con 950 casi ogni 100’000 abitanti nelle ultime due settimane ha il secondo dato più alto in Svizzera dopo San Gallo, che nei Grigioni (657,2), che resta poco sopra la media nazionale.

Lunedì in serata potrebbero essere annunciate nuove severe restrizioni in Olanda: il premier Mark Rutte ha infatti organizzato una riunione d’emergenza in seguito all’esplosione di contagi registrati nel Paese nelle ultime 24 ore (quasi 10’000 contagi in più). Dall’inizio della Pandemia nei Paesi Bassi sono state contagiate oltre 600’000 persone e 10’000 hanno perso la vita.

È partita la campagna di vaccinazioni ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, a cinque giorni dall’approvazione da parte delle autorità sanitarie statali del vaccino cinese Sinopharm.

La Spagna prevede di iniziare a vaccinare la popolazione contro il corona virus il 4 o il 5 gennaio se l’Agenzia europea per i medicinali approva il vaccino il prossimo 29 dicembre, come da programma. Lo ha fatto sapere lunedì il ministro della salute spagnolo Salvador Illa. I primi ad essere vaccinati saranno gli anziani e il personale che lavora a contatto con loro, seguiti dal personale curante e dalle persone a rischio.

L’Unione Europea sta considerando l’idea di donare 65 milioni di dosi (ossia il 5% di quelli ordinati) contro il Covid-19 ai Paesi più poveri. Il progetto, abbozzato dalla Francia, deve ancora essere accolto dai 27.

Sono 10’726 i nuovi contagi registrati in Svizzera durante il week end trascorso, mentre 193 persone sono morte a causa del virus. I ricoveri, nelle ultime 72 ore, sono stati 445. Attualmente si trovano in isolamento 28’722 persone, 32’153 quelle in quarantena dopo essere entrate in contatto con persone infette e 207 quelle in quarantena dopo essere rientrate da Paesi a rischio.

Le autorità di Singapore hanno autorizzato il vaccino creato da Pfizer-BioNTech. Il premier della città-Stato Lee Hsien Loong lo ha annunciato lunedì, facendo sapere che sarà tra i primi a farsi vaccinare e che il vaccino non sarà obbligatorio. La prima fornitura dovrebbe arrivare entro la fine di dicembre.

Sono 27’328 i contagi da coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, di cui 5’784 nella capitale Mosca. I morti salgono a 47’391 con i 450 segnalati tra domenica e lunedì.

Google ha deciso di protrarre il telelavoro per i propri dipendenti posticipando il rientro alle scrivanie a settembre dell’anno prossimo, due mesi più in là rispetto al mese di luglio che era stato stabilito in precedenza. Lo ha reso noto il CEO Sundar Pichai, in una lettera inviata nella notte tra domenica e lunedì ai dipendenti e di cui riferisce il New York Times. Per il ritorno in ufficio, ha scritto Pichai, Google sta pensando all’idea di una “settimana lavorativa flessibile”: i dipendenti lavorano in sede almeno tre “giorni collaborativi” a settimana e a casa il resto del tempo.

Nel fine settimane in Alto Adige, come anche in altre zone di montagna in Italia, nonostante gli impianti di risalita siano chiusi, alcune baite sono state prese d’assalto. “Così di certo non va, intensificheremo i controlli”, ha dichiarato l’assessore al turismo Arnold Schuler. “Ovviamente - sottolinea - non è il caso di generalizzare, molti rifugi non erano affollati e hanno rispettato le regole”. Sono infatti i tradizionali locali dell’après ski a valle e le baite facilmente raggiungibili e conosciute per la “movida” ad aver registrato un notevole afflusso di clienti, come documentano anche foto pubblicate dai quotidiani Alto Adige e Dolomiten.

Non c’è nessuna garanzia che bar e ristoranti francesi riaprano il 20 gennaio, come attualmente previsto: “Non posso dirvi con certezza che riapriremo. Dirlo significherebbe assumersi un rischio eccessivo”, ha dichiarato il ministro dell’economia Bruno Le Maire.

Dei 174 contagi registrati in Ticino nelle ultime 24 ore, 16 sono residenti di case per anziani presenti sul territorio. Questi, inoltre, rappresentano più della metà dei decessi legati al Covid-19: degli 8 morti segnalati tra domenica e lunedì, 6 erano ricoverati in una di queste strutture.

Sono 174 le persone risultate essere positive al coronavirus nelle ultime 24 ore in Ticino, un dato più alto di quello registrato dopo gli scorsi fine settimana e che porta il totale dei casi confermati dall’inizio della pandemia a 19’174. Sono 8 le morti in più legate alla malattia, con il bilancio che sale a 652 decessi.

I pazienti ricoverati sono 19, quelli dimessi 3. In totale sono ora 353 i pazienti in ospedale (+14), 43 dei quali terapia intensiva (+2).

Una volta diffuso il vaccino anti-Covid-19, l’economia elvetica vedrà innescarsi una ripresa congiunturale che non si vedeva da tempo: è l’opinione di un esperto intervistato lunedì dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ). “Vi sarà una ripresa di quelle che non abbiamo mai visto negli ultimi 10 anni”, spiega alla NZZ Maurice Pedergnana, capoeconomista di Zugerberg Finanz e professore alla scuola universitaria professionale di Lucerna. “Oggi è difficile da immaginare. Ma se l’anno prossimo sarete vaccinati potrete fare di nuovo le cose insieme, viaggiare insieme, festeggiare insieme, cantare insieme, abbracciarvi insieme. Tutto ciò che è stato accantonato negli ultimi nove mesi sarà vissuto con maggiore intensità nel 2021 e nel 2022. L’ottimismo della gente stimolerà l’economia nei prossimi 12-18 mesi”. Più cauti, invece, altri esperti, come Tatjana Puhan, vice responsabile investimenti presso la società di amministrazione patrimoniale Tobam: “Non sono sicura dell’ampiezza della ripresa l’anno prossimo e se essa giustificherà i recenti rialzi dei prezzi degli attivi, in particolare delle azioni. Questo dipenderà da quanto i vaccini saranno effettivamente disponibili, se essi porteranno le persone a muoversi normalmente e se l’economia sarà di nuovo in grado di funzionare senza restrizioni”.

Il laboratorio farmaceutico tedesco Curevac ha annunciato lunedì il lancio della terza e ultima fase di test clinici su grande scala necessari per l’autorizzazione del loro vaccino. Come già quelli di BioNTech e Moderna, anche il vaccino tedesco usa la tecnologia mRNA (RNA messaggero). Lo studio sarà condotto in Europa e America del sud su oltre 35’000 volontari, ha fatto sapere il laboratorio.

Il capo dello staff della cancelliera tedesca Angela Merkel, Helge Braun, ha dichiarato che “è molto improbabile” che le misure del lockdown duro appena reintrodotto verranno allentate a inizio 2021 (la data attualmente prevista è il 10 gennaio).

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 prenderà il via oggi negli Stati Uniti con le prime inoculazioni del farmaco prodotto da Pfizer/BioNTech. Un’operazione che dovrà affrontare importanti sfide logistiche.

Il servizio di Cristiano Valli per il Radiogiornale:

Partono lunedì, nei dipartimenti francesi di Havre e Charleville-Mézières, gli screening di massa per tentare di frenare la diffusione del Covid-19 in vista delle feste di fine anno e del deconfinamento che entrerà in vigore venerdì.

Intanto, nelle ultime 24 ore sono state registrate 11’533 infezioni supplementari, come pure 150 decessi (totale: 57’911). L’obiettivo è testare 270’000 abitanti in 5 giorni.

Niente da fare per Novartis: uno studio clinico avanzato sullo Jakavi (ruxolitinib) non ha portato i risultati sperati. Il farmaco mirava a ridurre la frequenza dei ricoveri di pazienti che hanno sviluppato complicazioni dopo un’infezione da Covid-19.

L’allarme lanciato dagli ospedali universitari svizzeri va preso molto seriamente. Lo ha detto il consigliere federale Alain Berset in seguito all’avvertimento delle strutture sanitarie costrette a dosare le risorse e rimandare interventi, per dedicare cure ai pazienti Covid-19.

Il servizio di Alessia Fontana per il Radiogiornale:

Sono oltre 16’300 (per la precisione 16’362) i nuovi contagi registrati in Germania nelle ultime 24 ore. Stando all’istituto Robert Koch per le malattie infettive, ci sono inoltre stati altri 188 morti a causa del coronavirus. Questo porta i totali a 1’337’078 infezioni e 21’975 decessi dall’inizio della pandemia in questo Paese per il quale, ricordiamolo, la cancelliera Angela Merkel ha deciso la reintroduzione di un lockdown duro fino al 10 gennaio (chiusura di commerci e servizi non essenziali, chiusura delle scuole e telelavoro laddove possibile).

Sono 56 i contagi da coronavirus segnalati lunedì nei Grigioni, un dato in linea con quelli registrati dopo gli scorsi fine settimana. I casi confermati dall’inizio dell’epidemia sono 6’457, mentre il bilancio dei decessi resta fermo a 114. Le persone ricoverate in ospedale a causa del Covid-19 sono 40, 5 in meno rispetto al giorno precedente, sette in cure intense (-1), di cui 6 sono sottoposte a respirazione artificiale, dato rimasto invariato. In calo di 58 anche i casi attivi recensiti nel cantone, per un totale di 755 persone attualmente in isolamento. Altre 1’010 persone sono invece in quarantena.

La California sarà confinata fino a dopo le feste di Natale per frenare l’aumento dei contagi, che hanno fatto segnare un nuovo massimo.