La tragedia di Robiei-Stabiascio compie mezzo secolo. Era infatti il 15 febbraio del 1966 quando persero la vita 15 operai italiani e 2 pompieri di Locarno. I loro nomi sono scolpiti su una lapide alla chiesetta di All’Acqua, in Valle Bedretto.
Nel corso degli anni Cinquanta l’Ofima aveva realizzato la prima tappa degli impianti idroelettrici della Maggia. La seconda fase iniziò negli anni Sessanta con le opere a Robiei, Bavona, Cavagnoli-Naret. Nei primi tre anni di lavoro, senza alcun incidente, sono stati scavati i quasi 13 chilometri della galleria Robiei-Stabiascio-Gries. L’apertura del diaframma era avvenuta verso la metà del 1965.
Il 15 febbraio 1966 era in programma l’apertura della saracinesca di scarico che chiudeva le sezione della galleria a circa tre chilometri dal portale di Robiei. Operazione affidata ai pompieri locarnesi e al capo-officina. Tutti e tre trovavano la morte per asfissia sulla via del ritorno. Poche ore dopo, partiti alla ricerca dei loro colleghi e sempre per la mancanza di ossigeno nel condotto, morivano altri 14 operai. Tra di loro anche Piero Bonetti. Monica, sua figlia che allora era nata da un mese, ha compiuto, con Roberto Antonini, un viaggio a ritroso nel tempo.
Ascolta il documentario:
LASER del 15.02.2016 Le parole per ricordare - Servizio di Roberto Antonini e Monica Bonetti
RSI Info 15.02.2016, 12:01
Contenuto audio
Red.MM/Swing
Dal Quotidiano:
CSI 18.00 del 15/02/2016 - La scheda di Michele Rauch
RSI Info 15.02.2016, 19:06
Contenuto audio
CSI 18.00 del 15/02/2016 - Il servizio di Roberto Antonini
RSI Info 15.02.2016, 19:05
Contenuto audio