"Le decisioni del canton Ticino sui frontalieri sono inaccettabili: porterò la questione davanti alla Corte di giustizia”. Lo ha detto a Bruxelles Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e vice-presidente del gruppo PPE.
"Chiedere ai frontalieri italiani che lavorano in Svizzera l'estratto del casellario giudiziale e dei carichi penali pendenti è una provocazione inaccettabile”, sottolinea Lara Comi, secondo la quale: "Il Ticino deve tornare sui suoi passi, è una questione di buon senso, oltre che di rispetto dell'Accordo europeo sulla libera circolazione delle persone”.
La 32enne forzista varesina, da tempo critica nei confronti della Svizzera e in particolare del Ticino sul fronte del frontalierato, annuncia che porterà "nuovamente la questione complessiva al Parlamento europeo, in Commissione e anche davanti alla Corte di Giustizia qualora il problema non venisse risolto”.
Diem/ANSA/ATS