Vaccini, Ticino primo della classe

Il Brasile ha registrato 72’715 ulteriori casi nelle ultime 24 ore e 2’311 morti per Covid. Il bilancio complessivo sale quindi a quasi 15,3 milioni di casi dall’inizio della pandemia, mentre il totale delle vittime ammonta a 425’540.

In Belgio, i bar, i ristoranti e i teatri riapriranno le loro porte al pubblico a partire dal 9 giugno. Lo ha annunciato il premier belga, Alexander De Croo, svelando il ‘Piano Estate’ messo a punto dal governo. Dopo la riapertura di bar e ristoranti all’aperto avvenuta l’8 maggio, a giugno l’intero settore alberghiero e della ristorazione riaprirà le proprie attività anche al chiuso. Anche i teatri e le sale potranno ospitare all’interno fino a 200 persone sedute e con mascherina. Dal primo luglio le riaperture saranno estese allo shopping e allo sport, mentre dal 30 luglio saranno consentiti eventi all’aperto fino a 5mila persone.

Riguardo alle “nostre capacità produttive” sui vaccini Covid “sono coinvolti più di 50 siti produttivi nell’UE, mentre si stima che nel corso di quest’anno verranno prodotti circa “10 miliardi di dosi”. Così il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, al termine del Consiglio affari generali UE.

Venti decessi e 2’474 nuovi casi in 24 ore. Sono questi i numeri segnalati dal Regno Unito.

La Francia ha segnalato 236 decessi nelle ultime 24 ore. I casi giornalieri sono invece 19’791.

Sono 251 i decessi in Italia, ieri erano stati 198. Meno di 7’000 i contagi (6’946). Il tasso di positività è sceso al 2,4%.

Le vaccinazioni, a Sciaffusa, si potranno fare anche in farmacia a partire dalla fine del mese di maggio. I farmacisti saranno autorizzati a inoculare i preparati. Ad oggi, 24’984 persone nel cantone hanno ricevuto la loro prima dose di e 12’165 hanno già effettuato anche la seconda.

Le FFS prevedono di ripristinare i collegamenti ferroviari internazionali entro la fine di maggio. Molti servizi, compresi i treni notturni, sono stati sospesi negli ultimi mesi a causa della pandemia di coronavirus. Le FFS hanno confermato all’agenzia di stampa Keystone-ATS una notizia diffusa dal “Blick”. I treni notturni torneranno in servizio dal 24/25 maggio e l’offerta sarà la stessa di dicembre 2020, ha detto un portavoce delle FFS. I viaggiatori potranno di nuovo prendere il treno notturno dalla Svizzera a Berlino, Amburgo, Graz, Vienna, Zagabria, Praga e Budapest. Questi collegamenti sono stati soppressi negli ultimi quattro mesi.

Secondo la task force federale sono diversi i segnali che indicano che l’epidemia di Covid-19 sta diminuendo in Svizzera. Tuttavia è difficile quantificare l’entità del declino a causa dei cambiamenti nello screening e nelle campagne di vaccinazione. La media di sette giorni del tasso di riproduzione è 0,89, una cifra che riflette l’incidenza dal 24 al 30 aprile, mentre i test delle acque reflue confermano la tendenza al ribasso: le nuove infezioni sono diminuite del 15%, i ricoveri del 29% e i decessi del 26%.

L’effetto della campagna di vaccinazione è più visibile nella fascia di età superiore ai 75 anni: erano circa il 50% dei ricoveri nella seconda ondata, sono scesi al 20-25% in aprile. D’altra parte, i ricoveri di persone sotto i 65 anni sono aumentati da meno del 30% lo scorso ottobre a più del 60% in aprile. La tendenza è però ora in calo in tutte le fasce d’età. Il numero di casi confermati negli ultimi 14 giorni è di 263 per 100’000 abitanti. Il tasso di positività è del 6,7%. Diverse varianti circolano attualmente in Svizzera, la più importante delle quali è la variante britannica (B.1.1.7). La variante indiana è stata finora identificata in circa 20 casi.

In Svizzera sono in totale 3’764’125 le dosi di vaccino che sono state consegnate ai Cantoni, di cui 3’242’772 sono state somministrate. Hanno già ricevuto una seconda iniezione 1’077’581 persone, secondo i dati diffusi dall’Ufficio federale della sanità pubblica.

Nell’ultima settimana le inoculazioni sono state 437’796. Rispetto alla settimana precedente, il ritmo è aumentato del 21%.

Con oltre 44 dosi somministrate ogni 100 abitanti (dati considerati fino a domenica), il Ticino è il cantone che ha vaccinato più di tutti, davanti a Uri, Sciaffusa, Basilea Campagna e Ginevra

La pandemia di coronavirus ha lasciato il segno anche sull’ospedale cantonale dei Grigioni: nel 2020, oltre alla grande pressione sul personale sanitario, è stato registrato per la prima volta un deficit.

Il reddito operativo lo scorso anno è stato di 366 milioni di franchi e, sebbene si tratti di mezzo milione in più rispetto all’anno precedente, le spese per il personale e le spese operative sono aumentate di 26 milioni di franchi a 352 milioni, ha spiegato oggi a Coira Arnold Bachmann, numero uno dell’Ospedale cantonale dei Grigioni, presentando il rapporto annuale. Il risultato netto, viene invece riassunto in un comunicato, è una perdita di 1,3 milioni di franchi. Nel 2019 aveva invece registrato un avanzo di 27,2 milioni.

La Scozia si allinea ai piani di riapertura post Covid formalizzati ieri dal governo centrale britannico di Boris Johnson a partire dal 17 maggio per l’Inghilterra, salvo piccole distinzioni. Lo ha annunciato oggi la prima ministra di Edimburgo e leader indipendentista Nicola Sturgeon, la cui amministrazione è competente in materia sanitaria sul territorio scozzese al pari di quelle del Galles o dell’Irlanda del Nord.

Sturgeon ha indicato dalla stessa data un ridimensionamento dal livello di allerta 3 al livello 2 in quasi tutta la Scozia, con l’eccezione della contea orientale di Moray, a nord di Aberdeen, dove i contagi sono tornati a salire nelle ultime settimane. Nel resto del Paese saranno di nuovo possibili contatti sociali e familiari al chiuso oltre che all’aperto, la ripresa del servizio indoor anche degli alcolici nei pub e spostamenti e viaggi più liberi all’interno della nazione. Alleggerimento ancora più ampio, con allerta in calo al livello 1, infine, nelle Isole Occidentali scozzesi, nei remoti arcipelaghi delle Orcadi e delle Shetland, nonché nelle isole delle spopolate Highlands, salvo Skye, Argyll e Bute.

Nel mese di marzo 2021 la quota di allievi con gravi sintomi depressivi che frequentavano i licei svizzero-tedeschi ammontava al 27%. La pressione scolastica, associata alla pandemia di coronavirus, ha portato a questo risultato poco incoraggiante. Il 46% imputa tali problemi in particolare alla pressione scolastica, una percentuale analoga dice di sentirsi stressato o fortemente stressato dall’insegnamento a distanza.

Già lo scorso novembre un sondaggio condotto dall’Università di Basilea nell’ambito dello “Swiss Corona Stress Study” aveva rilevato che il carico psicologico dell’epidemia di Covid-19 è particolarmente forte nei giovani. Tra i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 24 anni uno su tre soffriva di gravi sintomi depressivi.

“La Francia ha chiesto alla Commissione europea di mettere in piedi un meccanismo che permetta di constatare il degrado sanitario nei Paesi terzi” e di introdurre “un dispositivo europeo coordinato d’urgenza che permetta di segnalare la presenza di un numero massiccio di varianti” per poter disporre misure coordinate “dalla quarantena rafforzata alla sospensione dei voli” per contrastare la diffusione della pandemia.

Così il segretario di Stato francese per gli Affari europei, Clément Beaune, a margine della riunione del Consiglio affari generali in corso a Bruxelles.

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1’375 nuovi casi di coronavirus, secondo le cifre pubblicate martedì dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Sono stati segnalati anche quattro nuovi decessi, mentre 73 persone sono state ricoverate in ospedale. Il tasso di positività è del 5,85% (media PCR e antigenici), su 24’701 test effettuati.

Sull’arco di due settimane, il numero totale di infezioni è 20’835. I casi per 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni sono 241,01. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, si attesta a 0,90.

Il Brasile ha registrato 889 morti e 25’200 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, portando il numero totale di vittime e contagi rispettivamente a 423’229 e 15’209’990, secondo quanto riferito dal Consiglio nazionale dei segretari alla Salute (Conass).

Il numero delle vittime rappresenta un calo rispetto ai decessi registrati una settimana fa (983). Il numero dei contagi è invece leggermente aumentato rispetto al numero di diagnosi positive della scorsa settimana (24’619). Il tasso di letalità nazionale è rimasto al 2,8%. Rio de Janeiro è però lo Stato con l’indice più alto del Paese (5,9%), seguito da Pernambuco (3,4%), Amazonas (3,4%) e San Paolo (3,4%).

Il rischio di avere delle conseguenze gravi a posteriori per chi ha avuto il Covid ma non è stato ricoverato è molto basso, anche se per questa categoria di pazienti aumentano le visite dal medico di base. Lo afferma uno studio danese pubblicato dalla rivista Lancet Infectious Diseases, che segnala fra le possibili conseguenze gravi la dispnea e i problemi di coagulazione, gli stessi che si temono per alcuni vaccini.

Nello studio sono stati analizzati i dati di 9mila persone positive al Covid, ma non ricoverate, seguite per sei mesi dopo la diagnosi, confrontate con circa 81mila persone Covid negative con le stesse caratteristiche demografiche. Il rischio di venire ricoverati per una qualunque malattia non Covid è risultato identico fra i due gruppi, mentre i positivi al Covid hanno mostrato un rischio maggiore (20% contro il 10%) di essere visitati dal medico di base. “Lo studio ha trovato un rischio molto basso di effetti gravi ‘ritardati’ - concludono gli autori - nelle persone che non hanno avuto bisogno di ricovero per il Covid”.

Sono 4 non 6 le dosi di vaccino Pfizer-BioNTech somministrate alla 23enne tirocinante di psicologia clinica a Massa (Massa Carrara) domenica scorsa. La novità è emersa nel corso dell’audit interno effettuato dall’Azienda sanitaria locale (Asl) Toscana nord ovest e terminato nella serata di ieri (10 maggio) all’ospedale Apuane di Massa, nel corso del quale è stato analizzato in maniera accurata il flacone utilizzato per la vaccinazione ed è stato misurato il quantitativo esatto di soluzione vaccinale ancora presente (circa 0,15 ml). Lo rende noto stamani con una nota la stessa Asl.

La giovane, ricoverata domenica per restare sotto osservazione, non ha registrato finora nessun problema.

La Commissione UE ha avviato una seconda azione legale contro AstraZeneca. “Chiediamo ad AstraZeneca la consegna entro giugno delle 90 milioni dosi che sarebbero dovute arrivare alla fine del primo trimestre, visto che ne abbiamo ricevuto solo 30 su 120”, ha annunciato un portavoce UE, sottolineando che secondo Bruxelles “la società non ha rispettato gli obblighi del contratto”.

L’Arena di Verona potrà ospitare fino a 6’000 spettatori durante il prossimo Festival lirico e gli altri concerti musicali, rispetto ai mille attualmente previsti dall’ultimo decreto legge sulle norme Covid. Lo ha annunciato il sindaco e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina, durante una conferenza stampa nella quale ha annunciato che la Regione Veneto ha accolto una proposta in tal senso.

Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus a livello globale ha superato oggi, martedì, la soglia dei 3,3 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l’università statunitense, dall’inizio della pandemia le vittime del virus nel mondo sono state 3’304’132, a fronte di un totale di 158’969’512 casi di contagio. Finora nel complesso sono guarite 95’046’855 persone. La soglia dei tre milioni di morti era stata superata il 17 aprile scorso.

Continua il crollo della mortalità per Covid nel Regno Unito sullo sfondo di una campagna vaccinale giunta a 53,4 milioni di dosi somministrate.

Lo certificano le elaborazioni settimanali dell’Ons, l’ufficio di statistica nazionale, secondo cui i decessi registrati in Inghilterra e Galles al 23 aprile fra gli ultracinquantenni (ormai vaccinati per oltre il 90% con una prima dose) sono stati inferiori del 96% rispetto al picco di massima diffusione dell’aggressiva ‘variante inglese’ del virus di gennaio. Negli ultimi due mesi censiti, inoltre, il totale dei morti per qualsiasi causa è tornato al di sotto della media dei 5 anni pre-pandemia.

La Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati ha adottato martedì due mozioni sui trasporti pubblici che chiedono al Consiglio federale di creare le condizioni (base giuridica) per un ulteriore finanziamento, in quanto le riserve si stanno esaurendo a causa della crisi pandemica.

Le due mozioni sono state adottate con 11 voti contro uno, con l’obiettivo di garantire che il trasporto pubblico possa continuare a “funzionare ad alto livello” nell’anno in corso. In precedenza, le due mozioni erano già state approvate anche dalla Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale, ma non è ancora stato deciso quando i testi verranno discussi nelle due Camere.

“Abbiamo concordato con i Länder che questi sviluppino dei piani tali per cui entro la fine delle vacanze estive, entro la fine di agosto, tutti i 12-18enni possano essere vaccinati o ricevere un invito alla vaccinazione” ha detto il ministro tedesco della Salute Jens Spahn in un’intervista stamattina a Deutschlandfunk.

Il ministro ha specificato che non si tratterà di un vaccino obbligatorio nemmeno per i bambini: “È naturalmente un’offerta di vaccinazione. La decisione se essere vaccinati o meno spetta ai genitori e agli stessi ragazzi”. L’Agenzia europea per i medicinali EMA dovrebbe rilasciare l’autorizzazione per vaccinare i minorenni tra fine maggio e giugno, ha ripetuto il ministro Spahn.

Gli anticorpi neutralizzanti del virus Sars-CoV-2 persistono nei pazienti fino ad almeno otto mesi dopo la diagnosi di Covid-19, indipendentemente dalla gravità della malattia, l’età dei pazienti o la presenza di altre patologie. Chi non riesce a produrli entro i primi quindici giorni dal contagio è a maggior rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19.

Sono questi i due risultati principali del più ampio studio italiano su questo tema, condotto dall’Ospedale San Raffaele di Milano in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss), e pubblicato sulla rivista Nature Communications.

Sono 48 i nuovi casi di coronavirus segnalati lunedì in Ticino (lunedì erano 31), con il totale delle infezioni confermate dall’inizio della pandemia che sale così a 32’665. Non è stato registrato nessun nuovo decesso legato al Covid-19 e il bilancio resta invariato a 991 morti. Al contempo non vengono segnalate nemmeno ulteriori ospedalizzazioni ed era dallo scorso primo marzo che non avveniva. In calo anche il numero di persone in ospedale, con 10 dimissioni: i pazienti sono 43, di cui 9 ricoverati in cure intense (-2) e sempre 7 sottoposti a respirazione artificiale.

La sezione svizzera di Amnesty International si batte per una maggiore solidarietà nella pandemia di coronavirus e, con una petizione, chiede al Consiglio federale di lavorare a favore di un accesso equo ai vaccini e ai medicinali. Lo ha deciso l’organizzazione durante l’assemblea generale virtuale.

In particolare, il Consiglio federale dovrebbe revocare temporaneamente la protezione dei brevetti per i vaccini, i test e i trattamenti Covid-19. Lo scopo è quello di facilitare la produzione di preparati contro il virus in particolare nel Sud del mondo. Inoltre, i contratti con i produttori di vaccini vanno resi pubblici. “Ora che il governo americano ha annunciato il suo sostegno alla sospensione della protezione dei brevetti per i vaccini Covid-19, l’opposizione della Svizzera non è più sostenibile” sostiene Amnesty. La petizione è stata lanciata insieme a Public Eye.

La sfida logistica e organizzativa della campagna vaccinale svizzera coinvolge molti attori, tra cui anche 400 studenti e studentesse delle scuole sociosanitarie cantonali e del corso in cure infermieristiche della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), attivi nei Centri cantonali di vaccinazione di Giubiasco, Locarno, Lugano e Mendrisio. Lo scrive il DECS in una nota.

Si tratta di persone già formate e abilitate per svolgere le iniezioni intramuscolari: 300 studenti e studentesse operatori/trici sociosanitari al secondo e terzo anno della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali di Giubiasco e Canobbio e della Scuola cantonale degli operatori sociali (SCOS) di Mendrisio; alcune centinaia di allievi tra infermieri/e del secondo e terzo anno della Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche (SSSCI) e della SUPSI e 40 futuri tecnici/tecniche in radiologia medica e di sala operatoria delle Scuole specializzate superiori medico-tecniche di Locarno e di Lugano. Prima di entrare in servizio, gli studenti seguono un percorso formativo curato dall’Accademia di medicina d’urgenza ticinese della Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanze e supervisionato dall’Ufficio del medico cantonale.

Domani il Consiglio federale potrebbe annunciare nuovi allentamenti. In particolare, secondo le anticipazioni di stamane del Blick, Berna penserebbe di riaprire i ristoranti ed i bar all’interno dal prossimo 26 di maggio. Berset sarebbe intenzionato a presentare la proposta questo mercoledì, mandandola poi in consultazione presso i Cantoni.

La Food and Drug Adminsitration statunitense (Fda) ha dato il via libera all’uso del vaccino Pfizer-BioNtech sui bambini tra i 12 e i 15 anni. La Fda ha inoltre fissato per il prossimo mese un incontro per discutere l’eventuale autorizzazione della somministrazione dei vaccini ai bambini sotto i 12 anni.

L’unico paese ad aver ampliato l’età finora era stato il Canada. Da Washington, il servizio del nostro corrispondente Emiliano Bos.

Un anno dopo la fine del primo lockdown, la crisi del coronavirus continua a preoccupare un terzo della popolazione svizzera (32%), 9 punti percentuali in più rispetto a maggio 2020. Lo indica un sondaggio di Comparis.ch svolto su 1’031 persone in tutta la Svizzera. In una nota, Michael Kuhn, esperto di finanze presso Comparis, afferma che “nonostante le misure di sostegno della Confederazione e i vaccini, la crisi continua a pesare sullo stato d’animo delle persone. La paura di perdere il posto di lavoro resta alta”.

In un anno, la situazione economica si è invece stabilizzata: la maggior parte ritiene che le proprie finanze siano da uguali a nettamente migliori di quelle di maggio 2020. Solo per il 22% degli interrogati si stava meglio un anno fa. La percentuale di persone che ha registrato un peggioramento della propria situazione economica è particolarmente elevata nella fascia di reddito fino a 4’000 franchi mensili. Ne sono colpiti soprattutto i dipendenti del settore manifatturiero e commerciale, evidenzia Comparis. “Le persone con stipendi bassi hanno urgente bisogno di una prospettiva e la politica non deve dimenticarsi di loro”, commenta Kuhn.

Novavax lunedì ha segnalato ritardi nella prevista domanda di autorizzazione per il suo vaccino anti-Covid, che è essenziale per il dispositivo di condivisione delle dosi del programma Covax (impegno per 1,1 miliardi di dosi), e ha già subito un crollo del corso delle azioni in Borsa. L’azienda biotech statunitense aveva inizialmente detto di voler depositare una domanda d’urgenza nel Regno Unito “nel secondo trimestre del 2021” e poco dopo negli Stati Uniti. Ora non prevede di farlo prima del “terzo trimestre”.

Il rimedio di Novavax utilizza una tecnologia diversa da quelle utilizzate per i vaccini già ampiamente approvati in tutto il mondo. Si tratta di un vaccino cosiddetto “subunitario”, basato su proteine che innescano una risposta immunitaria, senza un virus. A marzo, l’azienda ha affermato che il suo vaccino era efficace all’89,7% contro le forme sintomatiche della malattia, secondo gli studi clinici condotti nel Regno Unito su più di 15’000 persone dai 18 anni in su.

Nei Grigioni vengono segnalate 13 nuove infezioni da coronavirus nelle ultime 24 ore, con il totale dei casi confermati che sale così a 13’089. Nello stesso arco di tempo è stato registrato anche un ulteriore decesso legato al Covid-19, che porta il bilancio da inizio pandemia a 188 morti. Aumentano leggermente i pazienti ricoverati a causa della malattia, con 14 persone ricoverate (+1 rispetto al giorno precedente). Stabili invece a 4 le persone ricoverate in terapia intensiva (tutte sottoposte a ventilazione).

Segnano la seconda flessione di sempre le spese per consumi in Giappone nell’anno fiscale appena concluso, a causa del prolungarsi della pandemia del coronavirus, che ha ridotto drasticamente le attività sociali nel settore della ristorazione e dei viaggi.

In base ai dati del ministero delle Comunicazioni nipponico, al 31 marzo i consumi dei nuclei familiari composti da almeno due persone sono scesi del 4,9%, in calo per il secondo anno consecutivo e il valore più marcato dall’anno fiscale 2014, provocato dell’aumento dell’Iva dal 5 all’8%.

Circa un terzo della popolazione ticinese ha già ricevuto almeno una dose di vaccino contro il covid. Ieri è partita la fase 8: chi ha più di 45 anni può annunciarsi e mettersi così in lista d’attesa. La campagna di imminuzzazione procede dunque e si riflette anche sulla situazione epi-demio-logica. Una situazione definita stabile, tanto che le autorità cantonali immaginano ora nuovi allentamenti: nel commercio, sul telelavoro e per la ristorazione.