David Riondino
Jukebox 900

David Riondino: il cabaret surreale dei Gufi

di Claudio Farinone

  • 29.12.2019
  • 1 h
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Un ospite graditissimo e noto da tempo al pubblico di Rete Due, torna a trovarci e ci regala i suoi racconti per quattro puntate di "Jukebox 900".

Si tratta del cantautore, attore, regista e scrittore toscano David Riondino.

In questa prima puntata, ci guiderà nel mondo satirico, surreale e colto de "I gufi", gruppo fondato nel 1964 da Nanni Svampa, Roberto Brivio, Gianni Magni e Lino Patruno. La loro canzone pungente e ironica metteva l’accento sulle tipiche convenzioni borghesi, anticipando temi che poi sarebbero esplosi nei movimenti sesantottini. I quattro riempivano i teatri ed erano seguitissimi in tv, dove furono protagonisti di trasmissioni di successo come «Non spingete, scappiamo anche noi», viaggio sarcastico nelle simbologie alle quali l’Italia era più affezionata. Antesignani della canzone demenziale, si sciolsero nel 1969.

David Riondino, bibliotecario a Firenze, dal 1970 al 1980 in Biblioteca Nazionale. Come cantautore, partecipa più volte al Club Tenco, l’ultima nella edizione 2017.

Apre nel 1979 lo storico Tour di De André e PFM. Tra i suoi successi più noti, Maracaibo, pezzo cult dell’estate ’81, e il personaggio di Joao Mesquinho.

Dal suo debutto, oltre la musica e la scrittura poetica, esplora instancabilmente il teatro (ha lavorato con Paolo Rossi, Giuseppe Bertolucci, Sabina Guzzanti, Sandro Lombardi, Enrico Rava, Stefano Bollani, Dario Vergassola), il cinema (ha lavorato con Marco Tullio Giordana, Gabriele Salvatores, Sabina Guzzanti, oltre a dirigere i film “Cuba libre – Velocipedi ai tropici”) la radio (tra gli altri programmi da lui condotti, “Il Dottor Djembé”, con Stefano Bollani, su RaiRadio3 e “Vasco de Gama”, con Vergassola, su RaiRadio2) e la televisione (“Maurizio Costanzo Show”, “Quelli che il calcio”, “A tutto volume”, “Velisti per caso” e “Una poltrona per due”). Verseggiatore satirico per «Tango», «Il male», «Cuore», animatore degli storici Festival di Cuore e Tango a Montecchio Emilia.

Tra i suoi libri ricordiamo Rombi e Milonghe (Feltrinelli, 1993) e, illustrato da Milo Manara, Il trombettiere (Magazzini Salani, 2012), Lo Sgurz (Nottetempo, 2016). Documentarista, ha girato e prodotto vari lavori sulla improvvisazione in versi a Cuba, uno per tutti “Shakespeare in Avana”, nel 2010.

Tra i lavori più recenti: “Bocca baciata non perde ventura”, un cd con 12 ballate dal Decameron di Boccaccio, composte per una trasmissione celebrativa nel novellista su Radio 3; “Il Bolero come terapia”, traduzione ed esecuzione di 12 famosi boleros, arrangiato da Claudio Farinone, chitarrista, per un titolato organico di latin Jazz.

In corso al momento uno spettacolo scritto da Sandro Luporini, lo storico autore di Giorgio Gaber, che torna sulle scene con un inedito del suo teatro canzone.

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