Si entra in una stanza virtuale per ascoltare e per chiedere la parola; per accedervi serve un invito da chi è già iscritto.
Si chiama “Clubhouse”, la Social- App solo audio che rappresenta l’ ultima frontiera del Web. Lanciata nel mese di marzo dello scorso anno, è attualmente l’App più chiacchierata e al momento disponibile solo su iPhone.
Una piattaforma che riunisce -in una conversazione in diretta- persone famose, comuni mortali, esperti dell’argomento che si decide di dibattere.
Con più di due milioni di utenti al mese e decine di migliaia di ore di connessione, Clubhouse sta diventando un incredibile archivio di voci e il suo fascino “social” sta proprio nella sua natura intima eppur effimera.
Ma al riguardo ci sono anche molte perplessità. Secondo lo Stanford Internet Observatory, la piattaforma avrebbe, “vulnerabilità di sicurezza e pecche sulla privacy”.
Sono ospiti:
Dario Ansaldi, socialmedia manager RSI
Eleonora Benecchi, docente alla facoltà di comunicazione, cultura e società all’USI
Cristina Giotto Boggia, co-fondatrice dell’associazione Osservatorio Privacy Ticino