“La violenza e i pregiudizi di cui siamo testimoni ogni giorno sono un duro promemoria della strada che resta da percorrere in termini di garanzia del rispetto dei diritti umani, prevenzione dei genocidi e difesa dei valori umanisti che condividiamo. Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per sradicare le radici profonde dell'odio e dell'intolleranza. Insieme, i popoli del mondo devono rompere il cerchio della discordia e costruire un mondo in cui regnino la tolleranza e il rispetto reciproco".
Messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite, 27 gennaio 2017
Il 27 gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz furono demoliti: i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz furono liberati dall'Armata Rossa.
Dall'inizio degli anni 2000, le Nazioni Unite hanno scelto questa data per la Giornata internazionale dedicata alla memoria delle vittime dell'Olocausto.
Un giorno, che attraverso la riflessione sulla Shoah, ci esorta a pensare e a ricordare anche le vittime del nostro tempo e capire altri genocidi affinché la memoria diventi un valore universale.
Il 27 gennaio non sollecita la celebrazione ma ci ricorda che capire il passato è una necessità indispensabile per stimolare quel pensiero critico che se esercitato ogni giorno diventa l’antidoto alla diffusione di paure, derive ideologiche, nazionaliste e razziali.
Lia Levi,giornalista e scrittrice, nata a Pisa nel 1931 da una famiglia piemontese di origine ebraica, ha vissuto da bambina le persecuzioni razziali e la deportazione nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale e di Vestine, una donna Tutsi i cui genitori e fratelli sono stati massacrati a colpi di machete il 7 aprile del 1994, in un villaggio nei pressi della capitale Kigali
Ospiti:
Silvana Calvo, ricercatrice storica, dal 2000 si occupa di politica d’ asilo della Svizzera
Sonia Castro, storica
Lia Levi, giornalista e scrittrice
la testimonianza di Vestine, una donna Tutsi i cui genitori e fratelli sono stati massacrati a colpi di machete il 7 aprile del 1994, in un villaggio nei pressi della capitale Kigali