Filelfo, "L'assemblea degli animali", Einaudi (dettaglio copertina)
Alice

Della saggezza animale e del bene in letteratura

di Natascha Fioretti

  • 22.05.2021
  • 54 min
  • einaudi.it
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"Cantami o musa. No, cantami o muso, di cane, gatto o cavallo, tigre, orso o scimmia, asino, mucca o cammello, l’ira funesta della Terra contro l’uomo. Chi sono io? Chiamatemi Filelfo". Se c’è stato negli ultimi mesi, e a ragione, un caso letterario, questa è senz'altro la favola selvaggia di Filelfo uscita per Einaudi. "L’assemblea degli animali" ci riporta al lockdown dello scorso anno, come se ci guardassimo allo specchio, ci ricorda i pensieri, finalmente virtuosi, che popolavano le nostre vite. Si era fatta strada l’idea di un’esistenza più lenta, la riflessione sulle nostre cattive abitudini alimentari, la critica sugli allevamenti intensivi e i suoi effetti devastanti, il piacere nel vedere le città più silenziose e pulite, le acque dei fiumi ad un tratto limpide…Costretti dalla pandemia sembravamo pronti alla rinascita di un nuovo umanesimo che ci ricordasse quanto già Ermete Trimegisto e Platone ci insegnarono secoli or sono "è vero senza menzogna che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è alto è come ciò che in basso per fare il miracolo della cosa unica". Una saggezza che gli animali mai hanno dimenticato. Della favola selvaggia ci parlerà Filelfo con la voce di Dario Olivero, caporedattore delle pagine culturali di Repubblica e responsabile di Robinson, non vuole infatti rinunciare al suo anonimato. Inoltre, proprio su Repubblica lo scorso anno uscirono a puntate le prime parti del testo.

Gli animali dunque, raccolti in assemblea, apriranno la puntata ma avremo anche occasione di discutere del bene e del male in letteratura, del tentativo di scardinarne la complessità e della moda del pensiero in pillole con il poeta e saggista Walter Siti che per Rizzoli ha pubblicato "Contro l’impegno. Riflessioni sul bene in letteratura".

In chiusura faremo simbolicamente gli auguri a Giorgio Orelli che il 25 maggio compie 100 anni. Un omaggio del collega Massimo Zenari.

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