Crescita che ristagna, multinazionali sotto pressione, turismo convalescente, industria del lusso in piena euforia, lavoro stretto tra dimissioni e incertezza, diritti ed etica dimenticati da qualche parte, risorse e approvvigionamenti al rallentatore, l’economia che ci aspetta per il 2023 non sembra promettere bene. Intanto la crescita dell’economia svizzera si prospetta, secondo la Segreteria di Stato dell’economia, significativamente inferiore alla media (1,0%), seguita dall’1,6% nel 2024. Rete Due ha pensato allora di proporre un appuntamento quotidiano negli spazi di "Alphaville" costruito come un vero e proprio dizionario per temi e parole. Parole e temi che, a giudizio di 15, tra economiste/i e giornaliste/i specializzate/i, avranno la capacità, e la preveggenza, di definire l’andamento, i problemi, le scommesse e le crisi di un anno economico che si prospetta quanto meno complicato.
Una fotografia del reale attraverso l’analisi di parole come scarsità, fiducia, innovazione, debito, turnover, gender gap, crisi, piattaforme, transizione energetica…. Con la speranza di mettere in luce meccanismi e tendenze che ci toccheranno da vicino in questo 2023.
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