La definizione di donna di fronte alla legge britannica spetta solo a chi sia biologicamente di sesso femminile dalla nascita: non ai trans, anche laddove la scelta soggettiva del cambiamento di genere venga riconosciuta dall’anagrafe.
Lo ha stabilito la Corte Suprema di Londra, mettendo la parola fine a un contenzioso apertosi anni fa in Scozia con una sentenza cruciale destinata ad avere riflessi profondi su un dibattito divisivo e sui diritti di chi cambia sesso in un Paese a democrazia liberale. Ne abbiamo discusso con Cristina Leo e Roberta Parigiani.
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