Transmutex, una start-up svizzera del Canton Ginevra, sta lavorando allo sviluppo di una centrale nucleare che dovrebbe usare come combustibile il torio invece dell’uranio. Una tecnologia teorizzata già diversi decenni fa, di cui la stampa torna a occuparsi ciclicamente con toni entusiastici, e che offrirebbe alcune soluzioni interessanti ai problemi più difficili da risolvere legati alla fissione convenzionali: il tempo di decadimento delle scorie radioattive, l’approvvigionamento del combustibili e il pericolo che si ripetano incidenti come quello di Chernobyl o Fukushima. Ma qual è lo stato della ricerca, sulle energie nucleari “alternative” alla fissione dell’uranio?
In Alphaville ne abbiamo parlato con Guido Tonelli, professore di fisica che lavora tra Pisa e Ginevra, ed è stato uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs. Suo il recente Materia. “La magnifica illusione”, (Feltrinelli 2023), terzo e ultimo capitolo della trilogia che comprende “Genesi. Il grande racconto delle origini” e “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos”.
E con Massimiliano Capezzali, ordinario dell’Università di scienze applicate della Svizzera occidentale, dove è responsabile del gruppo sull’integrazione energetica e la sostenibilità.
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