La natura nel Medioevo non era solo uno sfondo immutabile, ma un’entità viva, trasformata dall’uomo e al tempo stesso capace di plasmare la società. Ma qual era la percezione medievale della natura? E in che modo le pratiche di sfruttamento delle risorse hanno influito sulla cultura e sull’economia del tempo e hanno innescato in qualche modo le crisi che stiamo vivendo oggi? A rispondere a queste domande è Michele Campopiano, professore di Storia medievale all’Università di Catania autore del volume Storia dell’ambiente nel Medioevo, appena uscito per Carocci.
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