Viviamo tempi in cui lo spazio per l’interiorità sembra contratto, il richiamo e le sollecitazioni tecnologiche e sociali sono continue e incessanti, i nostri telefoni perennemente accesi e la nostra reperibilità quasi totale. Ma che esistenza è quella dove il mondo interno risulta risucchiato in modo così insistente dal mondo esterno? Da questo grande interrogativo parte la conferenza in programma questa sera - alle 18.00 alla Biblioteca Salita dei Frati – Ne parliamo con il filosofo Fabio Merlini, direttore della Scuola Universitaria Federale per la Formazione Professionale di Lugano che è autore del libro che dà il titolo alla conferenza: "Ritornare in sé. L’interiorità smarrita e l’infinita distrazione".
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