Scena dal film Gli aristogatti
Birdland

Jazz e cinema (2./5)

Prima parte, con Claudio Sessa

  • 28.05.2023
  • 28 min
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Da domenica 21 maggio a domenica 18 giugno 2023

Si è spesso osservato che il cinema e il jazz sono state le due grandi “arti nuove” del Ventesimo secolo (alle quali si può aggiungere il fumetto). Segnate entrambe dalla civiltà metropolitana e da uno stretto rapporto con gli sviluppi della tecnologia, esse hanno molto in comune e possono essere osservate in parallelo.

In questo doppio ciclo di incontri prendiamo in considerazione alcuni aspetti di una sintonia davvero affascinante. Il jazz ha spesso costituito l’argomento centrale di molti film di rilievo, e ancora più spesso è servito come colonna sonora, spesso commissionata per l’occasione a musicisti storici, da Duke Ellington a John Lewis a John Zorn; in particolare è divenuto il sottofondo privilegiato (a volte perfino stereotipato) di un genere importante come il “film noir”. Spesso l’incontro fra registi e jazzisti importanti ha sviluppato idee nuove, si pensi al rapporto fra Louis Malle e Miles Davis per “Ascensore per il patibolo” o a quello fra John Cassavetes e Charles Mingus per “Ombre”. Molte canzoni utilizzate da jazzisti d’ogni ambito stilistico sono nate specificamente per il cinema: da standard tanto diversi quanto “Laura”, “Stella By Starlight” o “I’ll Remember April” fino ai temi dei cartoni animati di Walt Disney. Altre volte sono gli stessi jazzisti (pensiamo a figure popolari come Fats Waller o Benny Goodman) ad essere immortalati nei film dalle trame più diverse. Infine, un elemento particolarmente affascinante riguarda i molti “prestiti” che le due arti si sono scambiati, dall’uso del montaggio in musica a quello dell’improvvisazione nelle pellicole sperimentali.

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