È possibile costruire un rapporto meno ossessivo e dipendente dalle macchine e dalla tecnologia? È la domanda che si è posta la social media strategist, copywriter e narratrice Agnese Trocchi nel suo libro “Internet, mon amour”. Una sorta di guida all’autodifesa digitale che attraverso una serie di racconti e uno schema simile a quello del Decameron di Boccaccio affronta la “Grande Peste di Internet”.
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