Sappiamo bene come le mode legate ai nomi da dare ai propri figli, soprattutto in epoca moderna, siano mutevoli e dipendano spesso da fenomeni di costume, sociali, o semplicemente dalla popolarità di personaggi famosi. Nella Francia dei primi anni 90 si è verificata una serie di coincidenze che ha portato a una sorta di onda anomala: un’onda di Kevin. Si calcola che in quegli anni circa 150mila persone siano state battezzate con quel nome, che con il tempo è diventato, nel francese parlato, sinonimo di persona ignorante, rozza, stupida. Tanto che uno di questi Kevin, stanco di essere preso in giro, ha lanciato una campagna per combattere questo pregiudizio. Ne parliamo con l’antropologo e scrittore Franco la Cecla, co-autore (con Anna Castelli) del recente "Scambiarsi le arti. Arte & antropologia" (Bompiani, 2022).
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