Michael Foucault
Diderot

Michel Foucault: tutto quello che sappiamo e che non sappiamo (5./5)

  • 07.05.2021
  • 12 min
  • Keystone
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Siamo arrivati alla fine del nostro Dossier Foucault: ogni giorno alle 18 un elemento di riflessione attorno ad alcune parole chiave del lavoro del filosofo francese, di cui Feltrinelli ha appena pubblicato una monumentale biografia scritta da Didier Eribon: istituzioni, labirinti, storia, biopolitica, archivi, alcune delle parole che abbiamo utilizzato e provato a spiegare con i nostri ospiti, potete riascoltare tutto on line sulle pagine del nostro sito Questo pomeriggio l'idea è quella di prendere Foucault e metterlo accanto ad un altro pensatore della stessa generazione: Gilles Deleuze nato un anno prima, che a Foucault ha dedicato molti insegnamenti, tra il 1985 e il 1986, lezioni che in italiano Ombre corte ha tradotto e pubblicato, e che a Deleuze servirono per costruire poi il volume monografico intitolato seccamente Foucault e che potete trovare edito da Orthotes... Tutto questo insomma per arrivare a provare a mettere insieme questi due, partendo magari da una citazione: scrive Deleuze

“l’ultima volta che ci siamo visti, Michel, con molta gentilezza e affetto, mi disse più o meno così: non posso sopportare la parola desiderio… e ha aggiunto: chiamo forse piacere quello che voi intendete con desiderio, ma in ogni caso ho bisogno di una parola diversa da desiderio.”

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