Pier Vittorio Tondelli fu uno scrittore “luridamente blasfemo” o “ispirato dalla grazia di Dio”? Le sue opere sono state omofobiche, simbolo di edonismo e frivolezza, o un esempio pop e camp di impegno sociale e controcultura gay? Come mai tutte le principali testate culturali cattoliche, così come illustri esponenti del movimento Lgbtq+, sono ossessionati dalla figura e dalle parole di Tondelli? A trent'anni dalla morte dello scrittore, avvenuta il 16 dicembre del 1991 a Reggio Emilia, nella cui provincia, a Correggio, era nato nel 1955, le Edizioni Pendragon di Bologna lo ricordano con "Tondelli: scrittore totale. l racconto degli anni Ottanta fra impegno, camp e controcultura gay", un corposo saggio di oltre cinquecento pagine dello scrittore, romanziere e docente universitario Sciltian Gastaldi.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/702727