Era il 15 aprile 1874 quando nell’ex studio del fotografo Nadar, in Boulevard des Capucines a Parigi si apriva la prima mostra di un gruppo di pittori riuniti intorno a Claude Monet, noti in seguito come “impressionisti”. Le opere sconcertano il pubblico e suscitano le dure reazioni da parte della critica che conia il termine “impressionismo” con l’intento di denigrare la nuova pittura proposta da quel gruppo di pittori dissidenti che sfidava il sistema dei Salons ufficiali.
Gli Impressionisti, nonostante le gravi difficoltà finanziarie e le tensioni interne al gruppo, riusciranno ad allestire otto mostre, l’ultima nel 1886. Per raccontare l’epopea di uno dei movimenti artistici più famosi al mondo e la storia di alcuni dei loro capolavori oggi più amati e conosciuti, Rete Due propone la serie originale “Due chili di blu” in dieci puntate, in onda anche nell’ambito del magazine radiofonico dedicato all’arte Voci dipinte (a partire dal 14 aprile fino al 16 giugno), curata dalla storica dell’arte Susanna Gualazzini.