Geronimo Storia
Lunedì 20 marzo 2017 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica domenica 26 marzo 2017 alle 08:35
In replica lunedì 24 luglio 2017 alle 11:35
Ci sono personaggi che più di altri sono radicati nell’immaginario collettivo, non solo italiano. Uno di questi è Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, signore di Firenze, nato nel 1449 e morto l’8 di aprile 1492, a pochi mesi dalla scoperta di Cristoforo Colombo, quel viaggio verso le Indie che, come è noto, cambierà per sempre la percezione del Mondo conosciuto. Buon politico e mediocre banchiere, ottimo poeta e scadente stratega, Lorenzo diede prova in più occasioni di coraggio fisico e destrezza, ma ebbe anche un raffinato gusto per l'arte, e fu padrone di Firenze senza mai mostrarlo apertamente. Ricco, elegante, colto, sciupafemmine e ambiguo, capace di slanci generosi e, se necessario, di una buona dose di crudeltà, egli impersona pregi e difetti di un'età irripetibile, oltre che il culmine dell'epopea dei Medici, la famiglia che più di ogni altra ha promosso lo splendore del Rinascimento. Alla figura di questo personaggio, emblematico dei fasti e delle contraddizioni del Rinascimento italiano, è dedicato l’ultimo libro di Giulio Busi, professore ordinario alla Freie Universität di Berlino dove dirige l’istituto di Giudaistica, e docente all’Università della Svizzera italiana. Il libro, intitolato “Lorenzo de’ Medici. Una vita da Magnifico” è appena stato pubblicato da Mondadori nella collana Le Scie. Giulio Busi è ospite della trasmissione di oggi.