GERONIMO Storia
Lunedì 16 maggio 2016 alle 11:35
Replica domenica 22 maggio alle 08:35
Il massacro dei catari, o albigesi, costituì una delle pagine più buie del medioevo cristiano. La guerra della Chiesa contro le correnti eretiche nel sud ovest della Francia fu contrassegnata da una repressione e una violenza che si tradusse in roghi, assedi, guerre. Coloro i quali si presentavano come “buoni uomini, buone donne” costituivano in effetti un grande pericolo per la Chiesa, messa in discussione nella sua dottrina e nella sua struttura gerarchica. In altre parole nel suo potere. Gli albigesi si consideravano cristiani, ma il loro dualismo, che trova radice anche nelle prime correnti cristiane gnostiche fu considerato eretico dalla Chiesa. Pacifisti, vegetariani, fautori della parità uomo donna, denunciavano l’opulenza della Chiesa, non riconoscevano né dogmi né santi. E rifiutavano in buona parte l’Antico Testamento. Per loro il mondo materiale era una creazione del diavolo, il regno di celeste era invece di Dio. La storia dei catari, controversa in diversi suoi aspetti, vede mobilitata in modo massiccio la Chiesa con i suoi legati, i suoi tribunali (quelli dell’Inquisizione, gestiti da Francescani e soprattutto da Domenicani) e la sua Crociata, la prima contro dei Cristiani, lanciata da Papa Innocenzo III nel 1209. Roberto Antonini ne parla con il professor Marco Meschini, medievista, docente all’USI, autore di numerose pubblicazioni tra cui “l’Eretica, storia della crociata contro gli albigesi”, edito da Laterza nel 2010.