Jorge Luis Borges, "Finzioni", Adelphi (dettaglio copertina)
Gli immortali

Novellieri moderni

di Piero Boitani e Giuliano Boccali

  • adelphi.it
  • 30.08.2019
  • 23 min
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È l’ingresso nella Modernità e persino, per certi versi, nel Post-moderno. I racconti più belli del Novecento, insieme a Karen Blixen, li ha scritti Hemingway, operando sia sulla misura contenuta, come in "The Short Happy Life of Francis Macomber" o "The Snows of Kilimanjaro", o sulla taglia del racconto lungo, come nel capolavoro "Il vecchio e il mare". Con "Finzioni" e "L’Aleph" di Borges si giunge al postmoderno, ai racconti pluristratificati nel tempo e nello spazio come "Gli immortali". Mentre Primo Levi compone, in maniera più tradizionale e con finissima verve comica, le "Storie naturali", Italo Calvino inaugura, con le "Cosmicomiche", una serie di racconti para-scientifici sulla storia stessa delle origini. La novella, si potrebbe dire, s’è fatta universo. Con Piero Boitani.

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