La creatività non ha età, a dirlo sono le neuroscienze, ma anche recenti studi statistici condotti sulle produzioni di scienziati e artisti, che mostrano come si possa essere creativi in ogni tempo della nostra vita, al di là di grandi nomi celebrati come veri e propri esempi di longevità creativa: da Verdi che scrisse il Fallstaff a ottant’anni anni a Tolkien che pubblicò Il signore degli anelli a sessantadue anni, da Michelangelo che scolpì novantenne una delle sue opere più commoventi, la Pietà Rondanini, a filosofi e scienziati come Copernico autore a settant’anni della sua opera più celebre e rivoluzionaria, il De revolutionibus orbium caelestium, fino a esempi recenti di longevità come Rita Levi Montalcini, Nobel a settansette anni. Che legame esiste dunque fra creatività, cervello e il vivere a lungo in salute? È il tema al centro del Giardino di Albert del 9 novembre, una puntata speciale, un dialogo radiofonico fra un musicista e una scienziata: da una parte, il compositore Paul Glass, ticinese d’adozione, che, dopo aver attraversato il Novecento esplorando una varietà di generi musicali, sulla soglia dei novant’anni, continua a comporre musica nella sua casa sul lago Maggiore, e dall’altra chi ha fatto della creatività un oggetto di studio, la prof.ssa Zaira Cattaneo, neuroscienziata dell’Università di Bergamo. In che modo i processi creativi si manifestano a livello neurobiologico e come possono condizionare i meccanismi d’invecchiamento cerebrale? E ancora prima… che cos’è la creatività? “È un concetto sfuggente - dice Zaira Cattaneo – che nel tempo ha subito trasformazioni, ma oggi abbiamo metodi che ci permettono di studiarlo scientificamente.” “Con l’età, grazie all’esperienza maturata –continua Cattaneo - sappiamo gestire meglio le emozioni, riusciamo a vedere le cose in maniera olistica e abbiamo una maggiore capacità di pensiero convergente, che, a differenza di quel che si crede, è fondamentale nei processi creativi, più di quello divergente.” Viviamo sempre di più e sempre più in salute, ma facciamo fatica ad accettare l’età con i suoi cambiamenti, abbagliati dal mito dell’eterna giovinezza, l’età creativa, e, ignari di quante potenzialità abbia il nostro cervello, dimentichiamo di come ogni tempo della nostra vita possa essere vissuto con pienezza e creatività.
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