Nell’ arcipelago delle Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, si trova il villaggio più a Nord della terra, Ny-Ålesund, un luogo estremo, un grappolo di casupole di legno adagiato sulla sponda sud del Kongsfjorden, il Fiordo dei Re, un villaggio abitato perlopiù da volpi e orsi polari, dove giungono ricercatori da ogni parte del mondo. Quella che un tempo era una cittadina mineraria, ora è una base scientifica dove si monitora il livello di inquinamento dell’aria in relazione ai cambiamenti climatici, dove si può studiare uno degli ecosistemi più fragili al mondo e dove si possono vivere esperienze di vita e di lavoro uniche. A Ny-Ålesund, in estate, vivono circa 200 persone, in inverno poco più di 30 e tra i suoi abitanti ci sono anche due donne partite dalla Svizzera italiana: Tessa Viglezio, biologa e capo base della stazione di ricerca artica italiana e Camilla Capelli ricercatrice senior e responsabile del settore ecologia acquatica alla SUPSI che alle Svalbard sta studiando l’inverdimento delle rive dei laghi artici sotto l’effetto del cambiamento climatico.
Tra ghiacci e tundra
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