Elisabetta Rasy
In altre parole

Elisabetta Rasy (5./5)

di Chiara Fanetti

  • 10.04.2020
  • 10 min
  • Elisabetta Rasy
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Da lunedì 06 a venerdì 10 aprile 2020

Sono sei donne artiste, coraggiose e ribelli di fronte ad una società maschile, le protagoniste del libro pubblicato nel 2019 da Elisabetta Rasy. “Le disobbedienti”, le ha chiamate. Ma l’interesse della giornalista e scrittrice per il mondo femminile non è certamente frutto della – più che ben venuta – “riscoperta” delle donne che ha caratterizzato a livello globale gli ultimi anni. Elisabetta Rasy si occupa di arte e scrittura al femminile da decenni: “La lingua della nutrice” (1978) e “Le donne e la letteratura” (1984) sono solo due dei saggi che ha dedicato a questo tema e ancora prima, nel 1974, è stata tra le fondatrici della casa editrice Edizioni delle Donne, nata a seguito dell’esperienza di un gruppo femminista legato al Teatro della Maddalena di Roma.

Elisabetta Rasy si è anche occupata di traduzioni, ha collaborato o collabora con le più importanti testate italiane ed è stata finalista e vincitrice di numerosi premi letterari. Fondamentale anche il suo ruolo di critica letteraria, nel quale ha valorizzato la figura di numerose autrici, note e meno note, tra le quali citiamo Anna Achmatova, Cristina Campo, Marina Cvetaeva, Ágota Kristóf, Carson McCullers, Ada Negri, Flannery O'Connor, Anna Maria Ortese, Edith Wharton.

Tra i suoi numerosi libri ricordiamo i romanzi “Posillipo” (1997) e “Le regole del fuoco” (2016), entrambi finalisti al Premio Campiello, e “Ritratti di signora: tre storie di fine secolo” (1995), finalista al Premio Strega. Il suo ultimo libro “Le disobbedienti” (2019) è pubblicato da Mondadori.

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