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Ipazia e le altre

30.06.18 Ada Lovelace, Emmy Noether e Sofja Kovalevskaja. Incontro con Chiara Valerio

Produzione Maria Grazia Rabiolo Con la collaborazione scientifica di Grazia Köllner Regia Claudio Laiso

  • 30.6.2018
  • 51 min
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Del come e del perché nascano i computer molto si sa e tutto si può immaginare. Sia nella letteratura scientifica che nella narrativa, da Eva Futura di Villiers de l’Isle-Adam a Intelligenza artificiale e macchine calcolatrici di Alan Turing fino a Blade Runner, romanzo e film, il come e il perché del computer hanno a che vedere con la somiglianza e l’indistinguibilità tra macchina e uomo.

Il quando – avendo gli uomini la stessa sostanza del tempo – è più incerto e, di fatto, più sentimentale, d’altronde, come lo zero, l’inizio è un artificio. Da quando comincia la storia dei computer, e da dove? Il nostro zero, lo zero delle macchine calcolatrici – ignorando Pascal, e certi nobili veneziani inventori di prototipi – sta a duecento anni prima de L’uso umano degli esseri umani. Introduzione alla cibernetica di Norbert Wiener. È Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, cara amica di Charles Babbage, genio del suo tempo, contemporanea di Charles Darwin, che ha spiegato il funzionamento della macchina delle specie viventi.

Figura fondamentale dunque, come, d’altra parte, le altre due matematiche che prenderemo in esame: Sonja Kovalevskaja, che è finita anche in un racconto di Alice Munro, e Emmy Noether, a cui si deve la teoria degli anelli, elogiata anche da Albert Einstein.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

López Moreno, Antonio Jesús. Noether : la creazione dell'algebra astratta. RBA Italia, 2017

Lolli, Gabriele. La crisalide e la farfalla : donne e matematica. Bollati Boringhieri, 2000

Kovalevskaja, Sof'ja. Souvenirs d'enfance. Hachette, 1907

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