“Quando l’arte rinasce lungo i grandi fiumi”, così potremmo battezzare il nostro viaggio estivo lungo i fiumi, che come consuetudine, sostituisce Moby Dick nel palinsesto di luglio e agosto. Una scelta, quella di Arno e Loira, che si iscrive nel quadro dell’anno del patrimonio culturale e che evidenzia uno dei grandi periodi di fioritura dell’arte e del pensiero: il Rinascimento.
Arno significa naturalmente Toscana e soprattutto Firenze, il cuore della rinascita delle arti e del pensiero a partire dal 400. Anche se la teoria dello svizzero Jacob Burckhardt sulla discontinuità totale tra Medioevo e Rinascimento è ormai smentita dai grandi storici (tra cui Etienne Gilson e il medievista Jacques Le Goff) il Rinascimento costituì certamente un’accelerazione dei processi di rinascite in atto già a partire dall’anno mille. Con l’umanesimo l’essere umano, assume una sempre maggiore centralità affrancandosi da molti vincoli religiosi e ideologici: “l’uomo libero e sovrano, artefice di se stesso” secondo la celebre espressione del filosofo fiorentino Pico della Mirandola, noto anche per la sua straordinaria memoria che gli consentiva - così dicono i biografi - di recitare la Divina Commedia al contrario, partendo dall’ultimo verso.
Masaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Raffaello, Leonardo: tutti nomi che rimandano a quello straordinario contesto.
Il nome del genio assoluto, Leonardo da Vinci, ci ricorda quanto il Rinascimento non fu prerogativa unica dell’Italia centro settentrionale. Leonardo ci porta anche in Francia, lungo la Loira, dove fu (come altri, tra cui Rosso Fiorentino) alla corte del re di Francia Francesco I. Ecco allora che dopo avervi portato in luglio lungo l’Arno, abbiamo pensato di condurvi idealmente in agosto lungo il più lungo fiume di Francia, la Loira che, dalle montagne dell’Ardèche, taglia in due il paese, disegnando un grande arco che finisce nell’oceano atlantico, a Saint Nazaire, con i suoi giganteschi cantieri navali.
La Loira con i suoi celebri castelli, che ricordano i grandi fasti della Francia cinquecentesca, ma anche la guerra dei cent’anni quando i re lasciarono Parigi per spostarsi più a sud, dove il pericolo inglese era meno presente. Reportage, ospiti in studio, curiosità, biografie di grandi personaggi (da Caterina de Medici alla Reine Margot, da Leonardo a Jules Verne) musica, proposte di viaggio che evidenzino la mobilità lenta (piste ciclabili, trasporti pubblici) per meglio scoprire quel passato che ha dato lustro alla nostra cultura e di cui i due fiumi sono una sorta di ideale memoria storica. E come ogni anno non può mancare anche in questa edizione 2018 dei grandi fiumi, un concorso - proposto sia sulle nostre onde sia su Facebook - con diversi premi particolarmente interessanti.