Storia di radicalismo, di adolescenza sofferta, di società che non comprende... siamo abituati alle regie di Federico Ferrone (ricordiamo il bellissimo Il treno va a Mosca ), con soggetti che hanno da una parte la cruda realtà come base e l’umanità della richiesta di aiuto dall’altra. La cosa migliore, quanto al titolo, è un successo appena presentato al Festa del cinema di Roma 2024 che comprende eccellenti coautori e attori: Luca Zunic, Abdessamad, Fabrizio Ferracane e altri grandissimi e le incredibili musiche di Simonluca Laitempergher.
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