Un’aura di mistero circonda la figura di António Pereira da Costa, il maestro di cappella della Cattedrale di Funchal, la capitale dell’isola di Madera, che intorno al 1741 pubblicò a Londra la sua raccolta di dodici concerti grossi che rivelano l’influenza di Arcangelo Corelli, il pioniere di questo importante genere di musica strumentale barocca.

Non sappiamo quasi nulla di questo musicista nato attorno al 1700 e scomparso nel 1770, e questi al momento sono l’unica opera sopravvissuta della sua produzione, e probabilmente gli unici concerti grossi scritti da un autore portoghese nel Settecento.

Le poche informazioni biografiche disponibili sono state raccolte e commentate da Paulo Esteireiro che ha pubblicato un piccolo libro intitolato António Pereira da Costa (c.1698-1770), uma figura misteriosa na Madeira, e fra le diverse parti strumentali manca quella del violoncello che è stata ricostruita da Giancarlo Mongelli che ha curato l’edizione completa di questa raccolta, la cui originalità è stata messa in risalto nella selezione di sei concerti eseguiti dall’ensemble Bonne Corde diretto da Diana Vinagre.