LASER
Giovedì 27 aprile 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35
Da poco più di tre mesi Donald Trump è il 45° Presidente degli Stati Uniti. Un presidente che si è subito messo al lavoro ma che, anziché sanare la profonda spaccatura che la campagna elettorale ha portato fra il popolo americano, continua a polarizzare.
Ecco allora una raffica di decreti presidenziali (alcuni poi annullati dai giudici perché irricevibili), lo storno di accordi di libero scambio, o la reiterata intenzione di costruire un muro da 15 miliardi di dollari al confine con il Messico.
La figura di Trump rimane contradditoria, enigmatica, ma anche più sfaccettata di quanto non sembri, e il suo modo di reinterpretare il ruolo di Presidente degli Stati Uniti potrebbe alla fine diventare il fattore determinante della sua presidenza.
Cosa aspettarci allora dai prossimi quattro anni? Come capire l’uomo, l’egocentrico miliardario, Trump? E quali ripercussioni avrà in Europa e nel mondo quanto sta accadendo in America?
Ne parliamo con Robert Kagan, già consigliere di Hillary Clinton e John Kerry al Dipartimento di Stato Americano.
Kagan conosce l’apparato politico americano dall’interno ed è uno dei più ascoltati esperti in materia di politica estera. Il magazine Foreign Affairs lo ha recentemente dichiarato una delle cinque persone più influenti della politica estera americana
Di passaggio a Zurigo dopo aver preso parte alla Conferenza di Monaco sulla Sicurezza, Kagan non condanna Trump ma mette in guardia dalle ripercussioni che la politica del nuovo presidente americano potrebbe avere soprattutto per l’Europa e l’Unione Europa.