80 anni fa, il 27 gennaio 1944, Campione si svegliò libera dal fascismo. Fu il cosiddetto “colpo di Stato”, la decisione di alcune figure di riferimento dell’enclave di allora di liberarsi dalla Repubblica Sociale Italiana per ritagliarsi uno spazio di autonomia, aperto alla vicina Svizzera, da cui ripartire per rilanciare economicamente un piccolo territorio isolato ridotto allo stremo dalle privazioni di beni di prima necessità.
Una certa narrazione accosta questo episodio ai grandi momenti antifascisti conosciuti in altre parti d’Italia, si pensi alla Repubblica dell’Ossola partigiana. Per Campione invece contò – e molto – il desiderio di riaprire il Casinò, unica fonte di sostentamento del paese.
Con Marino Viganò, storico e puntuale conoscitore di Campione d’Italia, ripercorriamo quel periodo, partendo dai primi decenni del Novecento. Con particolare attenzione allo sguardo interessato e preoccupato di Ticino e Confederazione elvetica nei confronti di una enclave italiana che ha sempre rappresentato una grande sfida.
Marino Viganò sarà protagonista di una conferenza pubblica sul tema, giovedì 25 gennaio ore 18.30, alla Sala eventi del Casinò di Campione d’Italia.
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