Le città di Nova Gorica e Gorizia saranno capitale europea della cultura 2025. Per la prima volta un territorio diviso da un confine ha ottenuto questo riconoscimento. La città slovena aveva ideato il progetto, coinvolgendo fin da subito la città presente sul territorio italiano. Divise dal Trattato di Parigi del 1947, che assegnava il nucleo storico all’Italia ma la stazione ferroviaria e la periferia orientale alla Slovenia, le due città fino al 1955 furono divise da una invalicabile barriera di filo spinato. Poi concessioni sempre maggiori alla popolazione locale consentirono una forma di convivenza, dato che molte famiglie erano state separate proprio dalla nascita della frontiera. Nel 2004 la Slovenia è parte dell’Unione europea e pochi anni dopo ha pure adottato l’Euro.
Oggi la frontiera è segnata solo sulle mappe catastali e geografiche, mentre la popolazione non fa nemmeno più caso all’esistenza di un confine. Nel 2025 Nova Gorica, figlia di una cultura socialista e orientale, e Gorizia, decisamente occidentale, ricorderanno all’Europa e al mondo l’importanza di una realtà senza confini, e della necessità della cultura per una convivenza pacifica e attiva.
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