Spaç, a nord di Tirana, è stato il carcere per oppositori politici più infame dell'Albania comunista, e forse dell'intero blocco dell'Est. Le condizioni detentive erano molto severe e i prigionieri, inoltre, erano costretti ai lavori forzati nell'adiacente miniera di rame e pirite.
Il complesso di Spaç fu inaugurato nel 1968 e rimase operativo fino al 1991, l'anno del crollo della dittatura. Nemmeno nell'Unione Sovietica, in questo arco di tempo, la repressione del dissenso fu punita con una reclusione così dura. Mosca, infatti, chiuse i suoi peggiori gulag negli anni '50 e '60.
In questo "Laser" si ricostruisce la storia tragica di Spaç attraverso le testimonianze dell'intellettuale Fatos Lubonja e del regista Fabian Kati, che vi furono rinchiusi, e con una ricognizione sul posto con lo staff della World Heritage Foundation, una Ong che sta cercando di trasformare il carcere - o ciò che ne resta, visto lo stato di rovina - in un museo all'aria aperta che faccia riflettere sull'asprezza del regime comunista albanese.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703609