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Finestrelle sull’infanzia

Quand’è che i calendari per l’avvento hanno smesso di essere un gadget per bambini?

calendario dell'avvento
Di: Rachele Bianchi-Porro 

L’umanità sta regredendo all’infanzia – ma a pagamento”. Così, laconicamente, afferma Gianluca Diegoli, uno dei più conosciuti esperti di marketing digitale in Italia. E in effetti basta guardarsi attorno per rendersi conto che quello che una volta era semplicemente un gadget per i più piccoli – ventiquattro finestrelle per aspettare il Natale tra un cioccolatino e un’immaginetta – ora è commercializzato in massima parte rivolgendosi a un pubblico già cresciuto. La lista è lunga e potenzialmente sconfinata: dal calendario dell’avvento di prodotti di makeup a quello delle punte di trapano, ce n’è davvero per tutti i gusti. Facciamo il punto con lo stesso Diegoli e con l’antropologo Francesco Paolo Campione: sappiamo ancora coltivare l’attesa?

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