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Lunedì 25 settembre 2017 alle 09:00
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Ginevra viene chiamata ancora oggi città di Calvino, che vi giunge per la prima volta nel 1536, in fuga dalla Francia dopo la sua conversione al protestantesimo. Vi resterà - tranne una parentesi di tre anni a Strasburgo - sino alla morte avvenuta nel 1564. Giurista, letterato, teologo, Giovanni Calvino era un temibile retore, un riformatore inflessibile che ha dedicato la sua vita alla predicazione, allo studio e alla scrittura di testi teorici che saranno fondamentali per il pensiero riformatore, primo fra tutti l'Istituzione della religione cristiana. A partire dal XVI secolo Ginevra sarà forgiata da questa figura che oltre ai testi liturgici e teologici, ha compiuto la revisione del codice civile della città, dando coerenza giuridica al sistema ginevrino. Il suo nome è legato anche alla fondazione di importanti istituzioni come l'Accademia, da cui nacque l'università nel 1559, e l'ospizio generale, centro di accoglienza per poveri e rifugiati. Calvino e il calvinismo, attirando ondate di profughi protestanti a Ginevra, faranno della cittadina sul Lemano una capitale europea della cultura, un prospero centro economico e una città in cui vivere liberamente una nuova spiritualità.
La Riforma in Svizzera: la Ginevra di Calvino