La mia idea dell'Europa

Quelli tra il 1999 e il 2004 sono stati anni fondamentali per l' Unione europea .
L'introduzione dell' Euro, moneta unica dal primo gennaio 2002 per dodici degli allora 15 paesi membri; l' allargamento ad Est – processo forse ovvio dopo la caduta del muro di Berlino, ma certo non facile e scontato - che modifica in modo consistente fisionomia e carattere dell'Unione; infine la firma di un trattato che adotta una Costituzione per L'Europa che definisce lo status giuridico dell'Unione.
In quegli anni a presiedere a Bruxelles la Commissione europea sedeva Romano Prodi . Già presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana, presidente dell'IRI, il maggior ente pubblico italiano, e nel 1995 fondatore dell' Ulivo, Prodi è un'economista, convinto sostenitore della necessità di un'intensa integrazione tra i paesi europei e l'operato della sua Commissione è certo figlia della sua visione di “Collaborazone tra i Popoli”. A fianco di innegabili successi questa politica incassa anche forti sconfitte: ne sono un primo segnale la bocciatura di francesi e olandesi della ratifica della Costituzione europea, e la conferma le progressive e più recenti tensioni in materia economica che hanno allargato sempre più la schiera degli euroscettici. Ma qual è oggi la posizione e il giudizio del professor Prodi, l'inguaribile ottimista crede ancora a quell'Idea dell'Europa?