LASER
Giovedì 11 gennaio 2018 alle 09:00
Replica alle 22:35
Di giornalismo si muore in Messico. Sempre più reporter sono assassinati nell'esercizio della loro professione da parte di bande legate ai cartelli della droga. Cadono perché osano investigare i rapporti di forza tra i diversi gruppi, le loro connessioni con il potere politico, la inazione della giustizia. Una strage che preoccupa la società perché si vogliono silenziare le poche voci libere in un paese segnato da violenza, corruzione, degrado. Dal caso di Javier Valdez, fondatore del sito di informazione "Rio doce" a quello della sua collega Miroslava Breach, uccisi a distanza di pochi mesi, a quello di giornalisti che sono fuggiti dalle loro città per le minacce dei clan, Laser ripercorre l'"anno orribile" per la stampa messicana.