Selfie. Autoritratti sonori allo specchio

LASER
Mercoledì 1. agosto 2018 alle 09:00
Replica alle 22:35

I capelli tagliati dal barbiere a due bambini. Le unghie colorate di una dodicenne. Gli zigomi gonfi di un giovane combattente. Le smorfie di una mamma. La pelle scura di una "guardia ecologica" in un eco-centro e la pelle chiara di una signora a passeggio coi cani. I baffi d'un burlone. Il naso fracassato di un quasi centenario in lutto. Un viaggio attraverso la vita dall'infanzia alla vecchiaia di persone che ci raccontano solo alcune parti di sé, visibili e invisibili.

“Selfie” propone un esercizio un po' inusuale: non il solito autoscatto fatto con lo smartphone ma un piccolo autoritratto vocale, a tu per tu con lo specchio come non lo si fa quasi mai (se non di nascosto, di sfuggita, spesso con imbarazzo). Riflessi e riflessioni ad alta voce davanti a una superficie riflettente dalla profondità quasi magica. Cosa vediamo quando ci guardiamo?

In un'epoca dove la comunicazione passa attraverso itteriche faccine preconfezionate chiamate emoticon; dove spopola un social chiamato Face-book; in una società in cui siamo morbosamente dominati dalla tirannia dell'immagine e del corpo perfetto - ecco arrivare una storia fatta di volti veri, senza finti corpi, nella quale non si vede nulla ma possiamo immaginare tutto.