La povertà, esattamente come la ricchezza, sono fenomeni di cui non si parla volentieri ma che, seppur marginali per definizione, fanno parte della nostra società. Il crescente divario fra chi ha e chi non ha è una realtà sempre più problematica e ci obbliga a ripensare dinamiche economiche, politiche e anche morali che fin qui abbiamo dato per scontate.
Molte ricerche e un numero crescente di ricchi e super-ricchi concordano ormai sul fatto che la povertà non è un fenomeno inevitabile ma gestibile e in gran parte anche risolvibile. La domanda è come? C'è chi accusa la globalizzazione, chi 40 anni mercati azionari deregolati e sistemi fiscali troppo benevoli nei confronti di privati facoltosi, e c'è chi pensa ancora che povero è "chi se la va a cercare"…
In due Laser parleremo di “Soldi, ricchezza e povertà” con due super-ricchi: Christoph Blocher, con un patrimonio stimato di 15 miliardi uno degli Svizzeri più ricchi in assoluto; e Marlene Engelhorn, futura erede del colosso chimico BASF, che presto erediterà 100 milioni di Euro che donerà quasi completamente allo stato austriaco.
Due biografie molto diverse, e due posizioni molto diverse su come vedono il loro ruolo di super-ricchi e se questo comporta o meno una reale responsabilità nei confronti del resto della società.
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