LASER
Giovedì 26 gennaio 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35
La sera del 27 gennaio 1967 il cantante e autore musicale Luigi Tenco veniva trovato morto nella sua stanza d’albergo a Sanremo. Il suo brano “Ciao amore ciao” era stato eliminato poche ore prima dal Festival della canzone italiana. L’inchiesta determinò che si trattò di un suicidio, Tenco, 29 anni, aveva anche lasciato un biglietto in cui motivava il proprio gesto.
La sua eredità artistica, invece, è ancora oggi viva e apprezzata nel mondo della musica. Luigi Tenco infatti viene considerato un precursore del moderno cantautorato. Ricercato dal punto di vista della scrittura dei testi, innovativo nella scelta degli stili musicali proposti al pubblico, originale nella definizione dei temi da trattare nelle sue canzoni.
Dalle origini con il sax nell’angiporto di Genova, dove affina la tecnica jazzistica, alla analisi della tecnica e della scrittura, il documentario racconta la passione per la musica di Luigi Tenco attraverso la voce di chi lo ha conosciuto o ha avuto modo di mettere mano ai suoi lavori e alle sue canzoni. Una eredità viva ancora oggi e che riserva non poche sorprese positive a chi cerca di scoprirla.
Con il musicista e produttore Oscar Prudente, l’artista Morgan, la cantautrice e percussionista Marina Rei, il rapper Kento, l’attore e regista di teatro Ascanio Celestini e il maestro Mauro Ottolini.