LASER
Venerdì 02 dicembre 2016 alle 09:00
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Mikhail Sholokov, premio Nobel per la Letteratura nel 1965 è stato forse il più popolare tra gli scrittori sovietici. La sua epopea cosacca, intitolata “Placido Don”, è ancora oggi tra i testi obbligatori della scuola russa. Dal piccolo villaggio cosacco di Vioshenskaya, diecimila abitanti sulla sponda sinistra del Don nel distretto di Rostov, il racconto della famiglia Melnikhov si irradia nel tempo e nello spazio seguendo le avventure del protagonista, tra la Grande Guerra e la guerra civile russa. Lambita dai sanguinosi eventi del Donbass, che per molti sono solo la continuazione della guerra fratricida di un secolo fa, la fertile terra del Don è ancora oggi uno dei luoghi più adatti per attingere alla sorgente del pensiero popolare russo, alle sue aspirazioni e contraddizioni.
Vioshenskaya, la vita scorre sul fiume Don