“Se davvero esiste un rapporto dinamico fra la nostra natura e la nostra autobiografia, se siamo scritti dalle vicende della nostra vita ma anche autori di tali vicende, allora la strana vita e gli strani tempi di Joseph Conrad nulla fecero per proteggerlo dalla sua tendenza a privilegiare il punto di vista soggettivo fino a rinunciare a ogni tipo di prospettiva condivisa”.
Così scriveva lo scrittore libico Hisham Matar, a proposito dello scrittore nato ucraino e divenuto, con precisa volontà, scrittore inglese.
La vita di Conrad fu piuttosto piena: solcò diversi mari e molte delle sue (dis)avventure furono lo spunto per i suoi romanzi e racconti, da “Nostromo” a “Lord Jim”, da “La freccia d’oro” a “Cuore di tenebra” fino a quando, a trentasei anni, non decise di fermarsi e scelse l’Inghilterra come luogo dove vivere e l’inglese come lingua per scrivere.
La sua vita, allora, è racchiusa forse in quella decisione di passare dalla K di Konrad navigatore, alla C di Conrad scrittore.
Vita, esperienza, immaginazione e scrittura: sono gli ingredienti delle undici settimane, a partire da lunedì 17 giugno, che la Rete Due e “Alphaville” dedicheranno all’autore de La linea d’ombra, in occasione dei 100 anni dalla morte, avvenuta il 3 agosto 1924, a Bishopsbourne, nel Regno Unito.
Da Sandro Bonvissuto a Giuseppe Cederna, si alterneranno di settimana in settimana, Alba Donati, Barbara Paltenghi Malacrida, Marco Baliani, Luca Mengoni, Claudia Quadri, Gian Marco Griffi, Nadia Terranova, Gabriele Vacis e Andrea Tarabbia.