Moby Dick

LAC, un anno dopo, tra successi e interrogativi

a cura di Sabrina Faller e Clara Caverzasio

  • 3 settembre 2016, 12:00
Orca
  • Keystone

MOBY DICK
Sabato 03 settembre 2016 alle 10:00

Il 12 settembre 2015 si aprivano ufficialmente le porte del LAC e una folla immensa si riversava in quegli spazi nuovissimi destinati all’incontro con la musica, il teatro e l’arte, con una gran voglia di appropriarsene.

Ci chiedemmo allora che cosa sarebbe diventato questo luogo, che accoglienza avrebbe avuto da parte dei cittadini e dei visitatori provenienti da altri cantoni e magari anche dall’estero. La prima stagione si è chiusa all’inizio dell’estate con grande successo di pubblico, registrando un’affluenza addirittura superiore alle aspettative sia per quanto riguarda gli appuntamenti musicali che per molti eventi teatrali e artistici. A un anno dall’apertura del LAC e a poche settimane dall’inaugurazione della seconda stagione, in “Moby Dick” cominciamo a riflettere sui contenuti, sulla qualità della programmazione, sulla sua identità, sul peso dell’ingerenza politica e del provincialismo culturale, cercando di rispondere a qualche domanda: possiamo dichiararci soddisfatti? Ci piace questo luogo così com’è o vorremmo modificarlo in qualcosa? È possibile fare un piccolo bilancio e al tempo stesso proiettare una possibile identità verso il futuro? Ne discutiamo con tre ospiti in studio, Michel Gagnon, direttore del LAC, Giovanna Masoni Brenni, già vicesindaco e capodicastero Cultura della città di Lugano, che ha fortemente voluto e promosso il polo culturale luganese, e infine con il musicologo di fama internazionale Carlo Piccardi, già responsabile di Rete Due.

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