La città di Parigi possiede quasi 130 organi, la più grande collezione del mondo.
Costruiti tra il XVII e il XXI secolo, questi strumenti risuonano nelle chiese, nei templi e nelle sinagoghe e costituiscono un patrimonio eccezionale.
Gli organi parigini sono spesso di dimensioni considerevoli e incarnano un’incomparabile varietà di estetiche; testimoniano la storia dell’arte, della musica, della cultura francese ma anche quella della tecnologia.
Tecnologie dei metalli e della meccanica dei fluidi, arte della falegnameria, dell’ebanisteria e della scultura in legno rendono questi strumenti unici, motivo per cui, alcuni organi parigini sono classificati come Monumenti Storici.
L’organista titolare è un attore essenziale nella vita dello strumento: quotidianamente lo suona, lo ascolta, lo monitora, lo protegge e se necessario lo ripara.
Tra gli organisti di ogni epoca figurano virtuosi francesi di fama internazionale, grandi improvvisatori, spesso anche compositori, che lasciano dunque un ricco repertorio per lo strumento.
Vi proponiamo dunque una passeggiata tra le chiese e gli organi principali della città di Parigi, alla scoperta del suono di questi strumenti monumentali e fascinosi, accompagnati dai musicisti che ne custodiscono ogni segreto.
Basilique du Sacré Coeur. L’organo privato
L’ultimo gioiello di Aristide Cavaillé-Coll ha una storia incredibile: il barone Albert de l’Espée lo ordinò al grande organaro per una sua residenza privata, costruita attorno al gigantesco strumento musicale. L’organo fu poi, dopo lunghe vicissitudini trasferito nella basilica Sacro Cuore a Montmartre e inaugurato nel 1919, in occasione della consacrazione della chiesa.
Sacré Coeur
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