JUKE BOX 900
Da domenica 7 a domenica 28 settembre 2014 alle 20:00
Del tutto certa che un tocco d’improvvisazione nella vita sia imprescindibile, è nata a Cremona ma ha studiato a Pavia, trasferendosi poi a Torino dove ha vissuto venticinque anni. Sta ancora cercando un approdo sicuro.
Il jazz l’ha folgorata all’età di otto anni e da quel momento ha dedicato la propria vita a quell’unico, magico momento nel quale ‘dissonante’ può anche significare ‘armonico’.
Non sopporta le persone che le domandano ‘Ti piace il jazz?!’ , perché ritiene che sia come amare un uomo alla follia e sentirsi chiedere: ‘Ti sta simpatico?’
A quattordici anni esordisce nel suo primo programma radiofonico presso l’emittente lombarda RCL26, imperniato su vita e musica dei grandi jazzisti e al liceo, qualche anno dopo, infligge appassionatamente agli insegnanti due ore di approfondimento sul testo ‘Free Jazz – Black Power’ di Philippe Carles e Jean-Louis Comolli guadagnandosi un’ottima votazione prendendoli per stanchezza, se non altro.
A vent’anni inizia a scrivere di jazz per testate locali; la prima esperienza con un medium dedicato al jazz gliela offre Luciano Vanni, che qualche anno dopo le propone di collaborare alla fanzine IL GEZZITALIANO, dove il suo primo intervento viene pubblicato tra quello di Franz Di Cioccio e di Joe Henderson, procurandole non poca emozione.
Qualche tempo dopo, da quel giornale nasce JAZZIT, che la vede tra i redattori presenti nei primi anni di pubblicazione.
Ha scritto approfondimenti sulla musica jazz anche sulle testate LA PROVINCIA, CRONACA, MONDO PADANO (ma non era un organo stampa….), SALUZZO OGGI, PIESSE, NOTIZIE.IT et alia cetera…
Quando nasce la rivista web JAZZ CONVENTION ne apprezza immediatamente la classe e i contenuti, collaborando con articoli e recensioni che ancora oggi spedisce al direttore Fabio Ciminiera con notevoli ritardi involontari ma costanti.
Da qualche mese inoltre accoglie con grande slancio e impegno l’opportunità di scrivere per MUSICA JAZZ, la rivista italiana più longeva del settore.
Qualche tempo fa, nel contempo, ha deciso di concretizzare un desiderio e di inventarsi una mansione che possa essere d’aiuto a tutti i musicisti: i quali dovrebbero potersi occupare della propria Arte senza preoccuparsi di creare un piano di organizzazione per auto-promuoversi.
Tenendo deontologicamente ben distinti questo lavoro e la scrittura giornalistica, ha scoperto che fare l’addetto stampa è un privilegio e un vero onore, in qualche caso. I musicisti che segue, comunque, preferiscono chiamarla “affetto stampa”. Dicono che renda maggiormente l’idea.
Sta scrivendo un libro sulla sua musa Pannonica Rothschild De Koenigswarter: perché spera che un giorno, alla domanda ‘Conosci Pannonica?’ nessuno le risponda più: ‘Uh, sì… E’ un tema, e nemmeno di quelli facili….’
Lorenza Cattadori a Jukebox 900