Fu un pianista discreto, antidivo per eccellenza, un artista che ha attraversato tutto il Novecento con i suoi oltre cent’anni di vita.
Nato a Leopoli nel 1892, quando la città ucraina era ancora parte della Polonia, muore negli Stati Uniti nel 1993. Pianista di prodigioso talento già da bambino, intraprese successivamente una carriera internazionale che lo portò a suonare come solista o camerista nelle principali sale al mondo, da Milano a New York fino a Tokyo e al Sud America.
Molteplici furono i suoi interessi culturali e le amicizie coltivate negli anni, da quella con Pablo Casals a quella stretta con Arturo Toscanini.
Inaugurata a Parma, la mostra “Viaggio nella musica di Miecio Horszowski” offre fino al 30 giugno 2024 una significativa occasione per conoscere e approfondire il profilo di questo artista.
Un percorso di arte e di vita – ma anche di relazioni ed esperienze – che rappresenta il filo conduttore della proposta dalla Casa della Musica del Comune di Parma e che mira a raccontare la storia e la figura di Miecio Horszowski non solo ad un pubblico di addetti ai lavori ma anche alla platea di non specialisti.
Il catalogo della mostra, presentato lo scorso 18 dicembre sempre alla Casa della Musica, è inoltre un documento prezioso per addentrarsi nella conoscenza di questo pianista grazie agli accurati saggi redatti di alcuni musicologi, critici musicali e giornalisti.
Barbara Tartari e Giovanni Conti ne parleranno insieme a Cristina Gnudi e Federica Biancheri, curatrici del percorso espositivo, nonché al giornalista e critico, esperto di vicende toscaniniane, Mauro Balestrazzi.
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