Tra Jazz e Nuove Musiche

Roberto Pianca Sub Rosa - Linka & Goldstein Duo

Doppio appuntamento con l’Ensemble che riunisce giovani talenti della scena jazz svizzera e a seguire un duo di fuoriclasse a livello europeo e mondiale

Rudy Linka

Rudy Linka

  • Courtesy: Rudy Linka

Roberto Pianca - Sub Rosa (presentazione ufficiale nuovo album)
Roberto Pianca: chitarra
Rafael Schilt: sassofono tenore
Simone Daclon: pianoforte
Raphael Walser: contrabbasso
Samir Böhringer: batteria

a seguire alle 21:45

Rudy Linka – Gil Goldstein Duo
Rudy Linka: chitarra
Gil Goldstein: pianoforte

Diretta radiofonica su Rete Due e diretta live streaming.

Torna dopo tanti anni la bella consuetudine di un doppio concerto al nostro Studio 2.

La serata inizia con la presentazione del nuovo album “III” dell’ensemble Sub Rosa del chitarrista e compositore svizzero Roberto Pianca, che riunisce alcuni dei più giovani e talentuosi musicisti jazz sulla scena svizzera ed internazionale.

Il risultato è un Jazz contemporaneo che attinge dalla modernità. Affrontando la complessità in termini di composizione e la libertà dell’improvvisazione, la musica potrebbe avere un forte impatto su un pubblico che ama ascoltare il contrasto creato tra attimi di virtuosismo e atmosfere liriche, con una marcata interazione fra tutti i membri della band. I musicisti, dopo aver suonato insieme per tanto tempo in diverse combinazioni, si conoscono molto bene, ma nonostante ciò ricercano costantemente percorsi avventurosi e paesaggi sconosciuti, luoghi segreti per far nascere la musica. Infatti, non per niente, l’espressione latina Sub Rosa è stata scelta appositamente come titolo per il primo lavoro in studio e come nome per la band. Tradotto significa “sotto la rosa”, locuzione che nella lingua inglese viene utilizzata per descrivere la segretezza e la riservatezza.

Alle 21:45 sul palco saliranno due fuoriclasse del jazz europeo e mondiale, autori e protagonisti di pagine e storie leggendarie.

Rudy Linka, nato a Praga, classe 1960, fugge dalla Cecoslovacchia comunista verso la Svezia nel 1980 e lì continua i suoi studi di chitarra classica e jazz e di composizione. Assegnatagli la prestigiosa borsa di studio Jim Hall ha accesso al Berklee College of Music di Boston e dopo un anno alla New School di New York City dove incontra il suo vero maestro e ispiratore, John Abercrombie.

Grazie all’ambiente newyorkese, stabilisce contatti e collaborazioni di grande spessore ed importanza con musicisti del calibro di John Scofield, Paul Motion, Bob Mintzer, Jon Batiste entrando spesso nelle posizioni di vertice della classifica dei migliori chitarristi jazz redatta dai lettori della rivista Down Beat.

Gil Goldstein ha raggiunto una notevole fama sia come strumentista (alternandosi tra pianoforte e fisarmonica) che come compositore e arrangiatore. Impressionante il suo curriculum di collaborazioni e progetti; Bobby McFerrin, Pat Metheny, Michael Brecker, Manhattan Transfer, Al Jarreau, Pat Martino, Jim Hall, Billy Cobham, Michel Petrucciani e Richard Galliano, per citarne alcuni. Di grande rilevanza è stata la sua opera di ricostruzione del lavoro orchestrale di Miles Davis e Gil Evans, mentre in qualità di arrangiatore è stato richiesto da artisti di ogni provenienza stilistica: Placido Domingo, Juliette Greco, Marianne Faithfull, Abbey Lincoln, Regina Carter, Roy Hargrove. Una delle esperienze fondamentali nella sua carriera è stata la collaborazione con Gil Evans, il guru degli arrangiatori orchestrali jazz, maestro indiscusso nell’esplorazione delle sonorità strumentali più varie applicate alla musica afroamericana.

Tra Jazz e Nuove musiche

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