Podcast-1_1_soulovers - Max Rossi
Soulovers

”Beyond the Blues”

  • 27.04.2025
  • 1 h e 1 min
  • Max Rossi
Scarica

Negli anni 70 il rock e il funk diventavano psichedelici, il cinema dava vita alla Blaxploitation e la figura del Pimp, il pappone, usciva dal buio delle stradine delle metropoli e finiva in primo piano sul grande schermo. Quel grande schermo che cominciava anche a parlare di fantasia, science fiction e di supereroi che si trasferivano dai fumetti alla settima arte.

Johnny “Guitar” Watson aveva suonato con Little Richard, era stato ospite di Frank Zappa, ma il suo vecchio vestito da southern blues singer era passato di moda. Quindi è passato per un Thrift Shop e si è trasformato in un cantante soul metropolitano. Cappello a falda larga, collane e denti d’oro, occhiali da sole giganteschi e completi abbaglianti.
E così comparve sulla copertina del disco Ain’t That a Bitch del 1976, dove anticipava Christopher Reeve di due anni per raccontare come, anche il più duro dei duri, si ritrova con le gambe che fanno giacomo-giacomo davanti alla donna giusta.

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare