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Chi ha paura del 5G?

Una nuova tecnologia per i cellulari, trasmissione dati più veloce. Ma c’è chi teme che questa innovazione possa produrre danni alla salute.

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  • 19.04.2019
  • 38 min
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La Svizzera del futuro dovrà essere sempre più digitalizzata e la tecnologia 5G è un elemento centrale per raggiungere questo obiettivo. Per introdurla agli operatori servono nuove frequenze. La Confederazione le ha messe all'asta e ad aggiudicarsele – lo scorso febbraio - sono state le compagnie già attive nel Paese: Swisscom, Sunrise e Salt.

Le prime due stanno già procedendo all’istallazione di nuove antenne, ma intanto nel paese serpeggia con sempre più insistenza un dubbio: sarà una buona idea? Non conviene attendere un po’ di più e verificare bene che questa tecnologia non produca effetti sulla salute? Alcuni cantoni romandi (Vaud, Ginevra e Giura) hanno deciso una sorta di moratoria sul 5G, il dibattito su Tv e giornali si è fatto molto vivace.

Cos`è il 5G? A cosa serve? Solo a scaricare più velocemente i film? Come funzione concretamente? A livello di frequenze e intensità delle onde cosa cambia? Cosa dice la letteratura medica sui rischi per la salute? Davvero dobbiamo temere un aumento di cefalee, disturbi del sonno e tumori? Oppure il timore attorno a questa tecnologia è solo frutto di una immotivata isteria collettiva?

Ne parliamo con:
Rolando Bardelli, medico FMH e membro dei Verdi del Ticino
Angelo Bernasconi, fisico Eth, CEO Ifec Rivera, ex direttore dipartimento ambiente costruzioni e design della Supsi,
Ivana Sambo, portavoce Swisscom
Luciano Wannesson, viceprimario in oncologia medica all’EOC

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